I watchdog russi si sono scagliati contro Google. Accade oggi e per diverse ore: il gigante di Internet è rimasto bloccato in Russia nel tentativo di far rispettare una sentenza fiscale realizzata nel 2016. Google.ru è comparso sul registro russo dei siti vietati per circa tre ore nel pomeriggio di quest’oggi, con un certo numero di operatori Internet che ne hanno limitato l’accesso degli utenti.
Il sito è stato bloccato come parte di una pregiudiziale proposta lo scorso anno contro un bookmaker russo. I funzionari hanno fatto sapere che Google avrebbe reindirizzato gli utenti al sito del bookmaker, bloccato a causa di un contenzioso fiscale in corso con le autorità russe.
Alexander Zharov, il regolatore dell’Internet russo Roskomnadzor, ha riferito che il gigante di Mountain View è stato prontamente rimosso dalla lista dei siti sulla lista nera appartenente all’agenzia non appena il link bandito era stato rimosso.
Non è la prima volta che il governo russo si scaglia contro il Big G degli Stati Uniti. I membri della Duma di Stato russa hanno approvato la terza lettura di un disegno di legge soprannominato il “Diritto tributario di Google” nel mese di giugno 2016, che impone alle imprese straniere IT di pagare l’imposta sul valore aggiunto (IVA) sulla vendita dei contenuti online.
Nel mese di aprile Google ha accettato di pagare 438 milioni di rubli (circa 8 milioni di dollari) in multe per violazioni antitrust nel mercato delle applicazioni mobili russo. La società è stata trovata colpevole di abuso di posizione dominante nel mercato dei dispositivi mobili che utilizzano il sistema operativo Android.
Altri problemi si sono scatenati tra Google e il servizio federale antimonopolio della Russia nel 2015, quando i tribunali hanno stabilito che la società aveva violato la legge da parte della preinstallazione di alcune applicazioni sui dispositivi mobili.