Nonostante si creda che il mondo della tecnologia sia un settore esclusivamente maschile, sono moltissime le donne che lavorano in esso o comunque hanno un lavoro legato a tale settore. Tale numero è in costante crescita e l’ultima testimonianza di ciò deriva niente meno che da Google. Stando agli ultimi dati pubblicati dalla stessa Google attraverso il proprio profilo Google Plus, il 21% del nuovo personale assunto nel 2014 sono state donne. Può sembrare un numero abbastanza ridotto di assunzioni (si parla infatti di un rapporto di 1 su 5) ma se pensiamo alla situazione femminile nel mondo dell’high-tech, scopriamo che è un ottimo segnale quello dato da Google. Nel complesso, il colosso della Silicon Valley ha investito circa 3 milioni di dollari nella forza lavoro femminile.
Nel post di Google Plus in cui ha annunciato questa notizia, il colosso di Mountain View ha fornito anche alcuni dati interessanti circa la condizione femminile all’interno della propria azienda:
- Nel 2010, fra tutti gli ingegneri tecnici assunti da Google, solo il 14% erano donne;
- Le donne che hanno partecipato al Google I/O 2013 sono state solamente l’8% dei visitatori totali mentre quest’anno | Android M le novità in dettaglio svelate al Google I/O | la quota è arrivata fino al 23%.
I dati forniti da Google poi ci indicano anche come stia aumentando la quota di dipendenti ispanici e di colore, tema molto importante nel mondo ma soprattutto negli Stati Uniti, soprattutto in un periodo in cui la popolazione di colore americana accusa la polizia di discriminazione razziale. Tuttavia, questo non è il nostro campo e ci limitiamo a dire che la crescita di assunzioni di persone ispaniche è cresciuto del 3% mentre quella delle persone di colore è cresciuta del 2%. Il grafico che vi mostriamo qui di seguito aiuta a capire quanto la forza lavoro di Google sia diversificata.
Tutti questi dati sarebbero inutili se non dicessimo che nel 2014, tutti i dipendenti di Google ammontavano a 53.600. Prima di lasciarvi, ci teniamo a ricordarvi che Google è un’azienda molto vicina anche alla sicurezza dei bambini. Testimonianza di ciò è la recente introduzione della classificazione per età del Google Play Store.