Le piattaforme di Google e Facebook hanno da fare un importante nuovo annuncio: se diffondi notizia false in rete verrai punito. Ovviamente non stiamo parlando mica di punizioni corporali o della creazione di rigidi protocolli che mirino a definire uno specifico codice di condotta ma, piuttosto, un provvedimento che serva di lezione a tutti coloro che, sfruttando l’ingenuità del popolo della rete, mirano a garantirsi un illecito profitto. Una regola che vale, con particolare riguardo, nei confronti degli Ads pubblicitari.
Nello specifico, Google Corporation conferma alcune specifiche rettifiche in merito alla propria privacy policy per quello che è il ramo specifico dei banner Adsense. Una misura che pone una modifica utile e preventiva nei confronti di un indebito accesso. Situazione analoga in casa Facebook, dove le regole di utilizzo sul circuito pubblicitario prevedono limitazioni particolari verso tutti coloro che diffondono notizie false servendosi dei canali social online.
Quest’ultima misura preventiva, quella di Facebook Inc., non si applica a siti di terze parti che possono essere raggiunti dagli user attraverso il feed di altri utenti. Informazioni e banner pubblicitari fuorvianti e/o con contenuti illegali, quindi, non troveranno posto all’interno dei rispettivi portali di riferimento, unitamente a notizie di carattere non verificato.
Il provvedimento Google, allo stesso modo di quanto indicato sopra per Facebook, pone dei limiti restrittivi all’applicazione delle norme, in questo caso nei confronti di tutti quei siti che riportano il falso tra i risultati forniti dal proprio motore di ricerca. Allo stato attuale, le contromisure previste da BigG in tal senso includono una modifica al sistema di rating sui siti che riportano fake news, con conseguenti penalizzazioni sui risultati da mostrare in primo piano.
I controlli Google vengono effettuati a monte nei confronti degli editori che a seguito di pubblicazioni fuorvianti, vedranno l’eliminazione automatica degli Ads pubblicitari, con conseguenti minori introiti per il publisher annesso. Allo stato attuale la società di Mountain View non ha comunicato in che modo verranno applicate le nuove regole, ma ci si basa su affermazioni note, da cui è emerso che:
Da ora in avanti, limiteremo la pubblicazione di annunci su pagine che travisano, affermano erroneamente, o nascondono informazioni sull’editore, sui contenuti dell’editore o lo scopo primario della web property
Contromisure, quelle adottate dal duo Facebook e Google che sono state portate avanti proprio a seguito delle continue lamentele e polemiche emerse in merito al ruolo dei social nelle elezioni presidenziali americane in USA. L’accusa, a tal fine, aveva proposto un modello di diffusione delle notizie che non ricalcava il vero e che, in particolare, aveva influenzato gli elettori, favorendo l’elezione dell’attuale neo-presidente in carica Donal Trump. Tu che ne pensi di questi nuovi provvedimenti? Dicci la tua.