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Google for Jobs: nasce la piattaforma intelligente per la ricerca attiva del lavoro

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Google promette di riorganizzare tutte le offerte di lavoro concedendo in uso un servizio innovativo che opera per mezzo delle nuove tecnologie ad Intelligenza Artificiale, alle quali verrà affidato il compito di rendere più facilmente rintracciabili le offerte.

Google, quindi, apre le porta agli annunci di lavoro e spiana al strada per la concessione di un servizio completo, il cui scopo si traduce non soltanto nella possibilità di ritagliarsi una cospicua fetta di mercato da candidati ed aziende interessate al job recruiting, ma anche di presentare un vantaggio per l’utente finale alla ricerca di lavoro.

Il nuovo progetto presentato al Google I/O 2017 è stato aperto al mercato americano e va sotto il nome di Google for Jobs. L’obiettivo, in questo caso, è quello di fornire un riscontro immediato al candidato, bypassando annunci duplicati e ridondanti e concedendo invece in uso una piattaforma che garantisce un’agevole consultazione delle offerte più pertinenti. Il tutto coordinato da un complesso algoritmo IA.Google for Jobs

L’utente può formulare un’esplicita richiesta prevedendo la compilazione di un apposito form standard. Le funzioni di geolocalizzazione consentiranno di cercare lavoro nelle zone di interesse sulla base delle parole parole chiave e dei criteri di ricerca stabiliti dall’utente. L’algoritmo, invece, stabilirà la richiesta e restituirà gli annunci più rilevanti.

Tra i filtri messi a disposizione dal team di Mountain View vi sono: settore aziendale, luogo, data di pubblicazione e tipo di mansione da svolgere. In aggiunta, è anche possibile attivare alert di notifica specifici nel momento in cui un annuncio pertinente si manifesti online. Nick Zakrasek, Project Manager del nuovo servizio, ha affermato che:

“Trovare un lavoro è come avere un appuntamento. Ogni persona ha un suo set di preferenze e la ricerca è indirizzata a trovare una sola persona che copra quel lavoro. Come quando chiedi informazioni per gli orari di programmazione di un film, anche per il lavoro organizziamo le informazioni sul Web mostrandotele direttamente”

 

Si tratta di un’iniziativa che cammina di pari passo al progetto Facebook Jobs, e per la quale la stessa Google assume un ruolo marginale che garantisce soltanto la visione in chiaro degli annunci più interessanti. Piattaforme come LinkedIn, Monster, CareerBuilder Facebook e altri possono essere replicate tramite un specifico marcatore per Job Posting o sitemap Google tramite RSS o Atom Feed, specificando una data per ogni lista di annunci.

Coloro che pubblicano oltre 100.000 offerte di lavoro o oltre 10.000 modifiche hanno a disposizione l’utilizzo esclusivo della feature “High Change Rate“, volta a semplificare ulteriormente l’operatività.

In questo frangente, più che in altri, appare chiaro come il ruolo di Google si riconduca fondamentalmente a strumento attivo di ricerca con accorpamento di contenuti e possibilità di personalizzazione. Una situazione che si è proposta inizialmente con Google News e che, molto probabilmente, sarà derivata anche nella nuova piattaforma, il cui ruolo si riduce ad hub virtuale attivo nel campo del recruiting online.

Nelle fasi iniziali, la visibilità delle offerte dipenderà fondamentalmente dalla capacità di aziende e agenzie di intervenire su SEO e SEM. Allo scopo, la compagnia ha approntato una guida dedicata che facilita l’implementazione delle aziende nel database. In futuro l’algoritmo verrà perfezionato rendendo addirittura superfluo l’intervento manuale degli operatori. Intanto, sebbene in Alpha Version, sono già state pubblicate le API.

Che cosa ne pensate di questo nuovo approccio Google al mondo del lavoro? Spazio a tutti i commenti ed a tutte le vostre personali considerazioni al riguardo.

FONTE

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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