Nel corso della presentazione dei Google Pixel, la società di Mountain View ha posto in evidenza la propria idea di intelligenza artificiale da realizzarsi mediante Google Assistant e tutti i nuovi paradigmi di utilizzo e controllo da introdursi in merito alla reti neurali intelligenti, ora utilizzate per la traduzione automatica delle frasi attraverso il noto client Translate che, negli anni, ha migliorato (e non di poco) la sua efficacia. Si completa, ad oggi, attraverso il nuovo sistema automatico di traduzione intelligente a reti neurali. Scopriamolo.
Google Translate si fregia ormai di dieci anni di onorato servizio e supporta ben 103 lingue diverse. Nel corso degli anni, la società ci ha resi partecipe di serie rivoluzioni che si sono concretizzate attraverso un sistema di traduzione rapido, preciso ed efficace nei confronti di parole e costrutti sintattici discretamente complessi.
Il sistema di traduzione automatica a reti neurali, altrimenti definito come Neural Machine Translation (NMT) lavorerà seguendo inizialmente il supporto diretto ad 8 idiomi differenti, tra cui troviamo: inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, cinese, giapponese, coreano e turco. Questo perché, secondo statistica, sono proprio queste ad essere le più adoperate nel mondo e, da sole, riescono a coprire circa un terzo della popolazione umana (35% di share Google Translate Query).
Ogni qualvolta un utente richiederà una traduzione in una delle sopra citate lingue, Google Traduttore si renderà perfettamente in grado di fare appello alle reti neurali. Lo farà seguendo un percorso logico dinamico variabile in base al contesto della frase e del significato che viene dato alla stessa. Un sistema che si avvicina molto alla logica umana ed abbandona, quindi, il costrutto programmatico dei sistemi informatici statici basati su codice operativo.
La grammatica dovrebbe, perciò, notevolmente migliorare, consentendo un’analisi completa del costrutto sintattico e la traduzione di più paragrafi. Un sistema quindi, che non è semplicemente chiuso in se stesso ma riesce, col tempo, a perfezionarsi attraverso un’intelligenza base sul modello auto-learning. Riusciremo, così, ad ottenere traduzioni sempre più precise.
Infine, a compimento dei lavori di implementazione dei dizionari base da parte di Google Inc. sul proprio traduttore, saremo in grado di ottenere le funzioni anche per la nostra lingua, benché non sia stata ancora definita una time-line operativa che fornisce informazioni in merito al rilascio effettivo dei nuovi sistemi di traduzione per tutte le lingue previste. Possiamo soltanto desumere, vista la mole di lavoro richiesta, che di certo non sarà una cosa immediata.
Al momento, quindi, la disponibilità è garantita per le 8 lingue sopra ascritte e si renderà perfettamente in grado di offrire il suo servizio attraverso la piattaforma web, così come sulle previste piattaforme mobile di Google Translate app. Che cosa ne pensi del sistema automatico di traduzione Google? Lo reputi affidabile e completo? Aspettiamo di vedere come cambierà il sistema con l’implementazione del nuovo sistema NMT.
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