La ICFO ha creato una nuova fascia, basata sulla tecnologia della patch UV in grafene, che misura parametri vitali e molto altro. La nuova fascia in grafene infatti, non si limita a misurare soltanto la frequenza respiratoria, la temperatura, la frequenza cardiaca, l’idratazione e la saturazione dell’ossigeno nel corpo. Insieme al monitoraggio dell’attività fisica, può svolgere molte altre funzioni.
Le funzioni che misurano i parametri vitali possono essere utili ad esempio, agli escursionisti, sopratutto in ambienti estremi. Monitorare la saturazione dell’ossigeno del sangue può ad esempio essere fondamentale sopra certe quote di altitudine. Allo stesso modo misurare l’idratazione del corpo, può essere fondamentale in ambienti aridi o con scarsa disponibilità di acqua potabile, per ottimizzare l’assunzione di liquidi.
La ICFO presenterà in futuro anche altre modelli con tecnologie di grafene basate sulla luce. Ne sono un esempio lo spettrometro singolo a pixel più piccolo del mondo e un sensore al grafene per l’immagine iperspettrale. Queste due tecnologie hanno entrambe funzionalità a banda larga e sono molto piccole. Possiamo quindi dire addio agli ingombranti sistemi di fotorivelazione.
Grazie a questi dispositivi saranno disponibili strumenti finora in uso solo in laboratori. Tramite di essi si potranno individuare farmaci contraffatti, così come sostanze nocive negli alimenti.
Questo sensore, altamente sensibile alla luce UV e agli infrarossi, potrebbe essere usato anche nei sensori delle fotocamere degli smartphone, essendo molto piccolo, rendendoli in grado di vedere più dell’occhio umano. È infatti costituito da centinaia di migliaia di fotorivelatori che lo rendono ipersensibile.
Si potrebbe usare anche per guidare in caso di nebbia o scarsa visibilità, fornendo contorni aumentati di veicoli circostanti il parabrezza. Come anche per individuare il prodotto più fresco al supermercato.