Hiv, secondo paziente guarito dopo il primo di 10 anni fa

Date:

Share post:

Solo pochi giorni fa, sul fronte della lotta a HIV / AIDS c’erano notizie esplosive e positive. I medici hanno confermato che un’altra persona sia stata curata dall’HIV. Ed è solo la seconda volta che ciò accade da quando il virus è esploso più di 37 anni fa.

Anche se i ricercatori chiamano ufficialmente l’evento “remissione a lungo termine” – il “paziente di Londra” come viene chiamato rispettando la privacy – è stato in remissione per un anno e mezzo.

E’ davvero un’innovazione da brivido, soprattutto da quando il “paziente di Berlino” (poiidentificato come Timothy Brown), è stato curato con un trapianto simile più di un decennio fa.

Il Times riporta le specifiche del caso, che ha coinvolto un trapianto di midollo osseo per curare il cancro co-morboso. Il paziente londinese, infetto da HIV e affetto da linfoma di Hodgkin, ha ricevuto cellule del midollo osseo da un donatore che aveva un gene CCR5 malfunzionante. Come parte del suo trattamento contro il cancro.

Il gene è noto per creare una proteina che è fondamentale per HIV per invadere le cellule del sangue. Brown aveva anche ricevuto un trapianto senza geni CCR5 funzionanti. Un secondo gruppo di “pazienti di Boston“, che hanno ricevuto trapianti di cellule staminali con geni CCR5 funzionanti, ha anche avuto una marcata riduzione del reservoir dell’HIV nelle loro cellule.

Inoltre, sono stati in grado di andare senza trattamento per mesi, dimostrando che il trapianto stesso ha avuto un ruolo nel respingere il virus.

Ma i loro risultati temporanei suggerivano anche che il gene aberrante fosse necessario per una cura prolungata. Nonostante gli sforzi per replicare i notevoli risultati di Berlino, i ricercatori avevano fallito per un decennio. In parte perché la possibilità di fare tali trapianti è rara.

“Penso che sia una scoperta davvero entusiasmante, per poter finalmente replicare la prima cura conosciuta “

ha detto a The Root, Raniyah Copeland, Presidente e CEO del Black AIDS Institute.

“Non significa una cura per tutti già da domani. Ma significa che siamo più vicini di quanto non lo siamo mai stati prima”

conclude entusiasta.

Luca Scialò
Luca Scialòhttps://lucascialo.altervista.org/
Sociologo, blogger e articolista

Related articles

L’Aumento Senza Precedenti della CO2: Un Allarme per il Clima Globale

L'aumento dell'anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera è oggi un fenomeno di grande preoccupazione per scienziati e ambientalisti di tutto...

L’autismo e i microbi intestinali: una connessione profonda

L'autismo è un disturbo neurosviluppale complesso che colpisce la comunicazione sociale, i comportamenti ripetitivi e la capacità di...

Prospettive sulla terapia genica per la sindrome del “bambino bolla”

La sindrome del "bambino bolla", scientificamente nota come epidermolisi bollosa (EB), è una malattia genetica rara e devastante...

Nuova speranza per il cancro al cervello: scoperta nell’immunoterapia

Il cancro al cervello, una malattia complessa e spesso devastante, ha da tempo sfidato gli sforzi della comunità...