L’HIV è un virus altamente infettivo (col sangue principalmente, ma anche con altri liquidi corporali) che purtroppo, nonostante tutti gli inviti a prestare attenzione e alla prevenzione, continua ad aumentare, soprattutto nelle città più povere socialmente. L’AIDS è una malattia in cui il sistema immunitario si indebolisce progressivamente fino a consentire l’insorgenza di gravi infezioni opportunistiche e cancro.
Proprio riguardo a questo virus, è molto recente la scoperta di un nuovo sottotipo di HIV di gruppo M, il primo identificato dopo 19 anni.
Il nuovo ceppo del virus HIV
È la prima volta che viene identificato un nuovo sottotipo di HIV di gruppo M da quando sono state stabilite le linee guida per la classificazione all’inizio del secolo. I virus del gruppo M sono responsabili della pandemia globale, che può essere fatta risalire alla Repubblica Democratica del Congo (RDC) nell’Africa subsahariana.
La società di assistenza sanitaria globale Abbott ha fatto la scoperta, che è stata pubblicata sul Journal of Acquired Immune Deficiency Syndromes (JAIDS). Carole McArthur, professore nei dipartimenti di scienze orali e craniofacciali dell’Università del Missouri, Kansas City, ha dichiarato: “In un mondo sempre più connesso, non possiamo più pensare che i virus siano contenuti in una posizione. Questa scoperta ci ricorda che per porre fine alla pandemia dell’HIV, dobbiamo continuare a pensare a questo virus in continua evoluzione e utilizzare gli ultimi progressi della tecnologia e delle risorse per monitorare la sua evoluzione.”
L’ultima tecnologia di sequenziamento del genoma consente ai ricercatori di costruire un intero genoma a velocità più elevate e costi inferiori. Al fine di sfruttare al meglio questa tecnologia, gli scienziati di Abbott hanno sviluppato e applicato nuove tecniche per aiutare a restringere la porzione di virus del campione per sequenziare e completare completamente il genoma. Il nuovo ceppo del Gruppo M non cambierà il modo in cui viene diagnosticata o trattata l’HIV e significa semplicemente che le persone verranno testate anche per il nuovo ceppo.