L’epidemia di coronavirus ha ormai costretto il nostro Governo ad imporre una quarantena serrata su tutto il territorio nazionale, blindando esercizi e vietando nella maniera più assoluta di creare occasioni di ritrovo che possano favorire la diffusione del contagio. Uno dei settori che più sta risentendo del problema sono proprio i privati, che con la popolazione rintanata nelle proprie case, proprio non riescono a sbarcare il lunario.
I Les Rouges dichiarano di “non essere riusciti a stare con le mani in mano”
Tuttavia i fratelli Les Rouges, proprietari dell’omonimo locale situato in pieno centro storico a Genova dal 2013, dicono di “non essere riusciti a stare con le mani in mano” e hanno iniziato a dispensare gratuitamente cibo e bevande a chi è impegnato in prima linea per arginare l’avanzata del virus: medici, infermieri e addetti alle pulizie.
Il pensiero dei Les Rouges è andato subito a queste persone, che giornalmente lottano con tutte le loro forze e con turni di lavoro massacranti per decongestionare un sistema sanitario che in questi giorni sta iniziando ad accusare il peso dell’epidemia. La loro dichiarazione d’intenti l’hanno resa nota attraverso un post su Facebook, in cui si legge: “Ognuno deve fare la sua parte. Stamattina abbiamo ricevuto diverse chiamate e speriamo di poter essere utili“.
Le offerte della clientela saranno reinvestite nell’acquisto delle materie prime per continuare a sostenere l’iniziativa
Il menu proposto è molto semplice e propone piatti a prezzo di costo, per un massimo di due o tre euro a pietanza. Ma i Les Rouges non si sono fermati qui: “Sei anziano o comunque un soggetto a rischio e non puoi uscire di casa? Cuciniamo noi per te e lo facciamo a prezzo di costo. Chiunque voglia darci una mano può acquistare i nostri piatti con un’offerta libera; tutto il ricavato sarà impiegato per acquistare materie prime che ci permetteranno di continuare a sostenere la nostra iniziativa“.
Nel lungo post dei Les Rouges si leggono poi i recapiti telefonici messi a disposizione della clientela, per conoscere il menu del giorno e per concordare le modalità di ritiro e consegna dei piatti. “La situazione non è affatto semplice, ma preferiamo non pensare a cosa succederà: ci limitiamo a dare una mano a chi ne ha bisogno, giorno dopo giorno“. Un’iniziativa davvero degna di un plauso, che si spera possa fungere da esempio per tutti quelli che, avendone la possibilità, possono fare qualcosa per gli altri. E in questo momento, è davvero il caso di pensare a chi ci sta vicino, ancor più che a noi stessi.