IBM ha deciso di fornire il suo aiuto all’umanità per poter sconfiggere il virus Zika. Nn a caso il colosso della tecnologia si segnala per il fatto di garantire il proprio aiuto da un punto di vista delle conoscenze e della tecnologia alla Oswaldo Cruz Foundation (Fiocruz) in Brasile. Questo altri non è che un Istituto di ricerca affiliato al Ministero della Salute del Brasile e uno dei più importanti Istituti dell’ America Latina. L’obiettivo come detto è quello di dare il proprio contributo per porre un freno alla diffusione del virus Zika utilizzando tecnologia sviluppata da IBM, con l’obiettivo di analizzare i vari indizi che via via arrivano dal mondo esterno.
I tecnici di IBM forniscono il loro contributo per combattere Zika
I tecnici di IBM a San Jose, in California e in Brasile insegneranno agli scienziati di Fiocruz ad utilizzare STEM che in pratica altri non è che è stato creato appositamente per monitorare la diffusione di malattie infettive come la zika. STEM dunque potrebbe fornire un grosso contributo alla sanità in Sud America al fine di sconfiggere questo virus. Del resto già questa è stata utilizzata per altre malattie che si trasmettono attraverso le zanzare come malaria e dengue.
Si analizzeranno i principali social network per comprendere le preoccupazioni delle popolazioni coinvolte
In particolare questo sistema servirà per poter analizzare quelle che sono le principali preoccupazioni della popolazione per quanto riguarda la diffusione del virus Zika e poter cosi decidere quale raccomandazioni fornire alla popolazione in proposito. Per fare questo verranno analizzati i principali social network e inoltre sarà messo a disposizioni delle autorità un servizio meteo affidabile per comprendere temperatura media e livello di piovosità delle varie zone in cui il virus si diffonde. Una cosa quest’ultima che può aiutare a prevenire il contagio che ricordiamo avviene attraverso le zanzare.
Infine, IBM starebbe già collaborando con alcune organizzazioni al fine di prevenire le infezioni. Di recente è stato infatti annunciato che mediante l’identificazione di una macromolecola potrebbe arrivare la soluzione per prevenire le infezioni virali mortali come è il virus Zika.