Attualmente nel Sud Atlantico sta viaggiando quello che è il più grande iceberg del mondo. È una minaccia concreta e non contro imbarcazioni o altro, ma contro un’isola particolare. Quest’ultima ospita migliaia di pinguini e di foche e il suo arrivo potrebbe stravolgere l’equilibrio presente. Nello specifico, potrebbe andare a rendere più difficile la capacità degli animali presenti di procurarsi il cibo.
Questo iceberg ha un nome, A68a. Si è separata quasi tre anni fa, nel 2017, dall’Antartide occidentale. Si tratta della parte che più si sta riscaldando velocemente tanto da favorire il distaccamento di enormi quantità di ghiaccio. Il viaggio lo ha consumato un po’, ma rimane comunque più grande dell’intera area di Londra, 160 chilometri di lunghezza e 48 chilometri di larghezza.
Rispetto alla sua velocità, A68a ci metterà tra i 20 e i 30 giorni a raggiungere l’isola in questione. Il rischio di collisione è del 50%. Il fondale è molto basso quindi si arenerà andando a rompere l’equilibrio naturale presente.
L’iceberg e l’isola dei pinguini e delle foche
Sull’isola vivono migliaia di pinguini reali, pinguini macaroni, sottogola e gentoo. In aggiunta a questa popolazione enormi, ci sono anche moltissime foche e risulta un approdo perfetto anche per gli albatros. Tra quest’ultimi, gli animali sono tutti in pericolo in quanto si potrebbe tagliare la catena di approvvigionamento.
Il danno che si creerebbe non risulterebbe minimamente a corto termine, anzi. Secondo gli esperti, l’ecosistema subirà un forte scossone, anche sul fondo del mare e ci vorranno anche dei secoli per guarire e tornare alla normalità. Se da un lato un iceberg lo si può considerare come un evento naturale, il riscaldamento globale sta favorendo il fenomeno, in termine di frequenza e di grandezza dei pezzi di ghiaccio.