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Il caffè non è collegato all’irrigidimento delle arterie, dicono gli studi

Buone notizie per i caffè-dipendenti: un nuovo studio ha infatti rivelato che una volta consumate due o tre tazze di caffè, quelle successive non sembrano avere effetti particolarmente rilevanti sull’attività cardiaca. Ricerche precedenti avevano infatti suggerito che un consumo eccessivo di caffè comportasse un irrigidimento delle arterie, consigliando ai consumatori più assidui di ridurne drasticamente le quantità.

 

Il caffè non è quindi così dannoso per la nostra salute

Ma questo nuovo studio, condotto su un campione di oltre 8.000 persone, conferma che bere cinque tazze al giorno non ha effetti negativi ulteriori rispetto al berne ad esempio anche due al giorno. Alcune persone sono addirittura riuscite a bere 25 tazze senza subire effetti deleteri sul loro sistema circolatorio!

I ricercatori della Queen Mary University di Londra hanno diviso 8.412 persone in tre gruppi: quelli che bevevano meno di una tazza al giorno, quelli che bevevano da una a tre tazze e quelli che ne bevevano tre o più. Il numero medio di tazze consumate dal terzo gruppo era di cinque, ma alcune sono arrivati anche a superare le venti.

 

Uno studio molto interessante, che rimette in discussione ricerche precedenti

I ricercatori hanno scoperto che anche chi aveva consumato caffè al ritmo di una tazza all’ora non aveva probabilità superiori di subire un irrigidimento delle arterie rispetto a chi ne beveva meno di una al giorno. “Nonostante l’enorme popolarità del caffè in tutto il mondo, diverse ricerche potrebbero disincentivare la gente dal consumarne“, ha affermato il dottor Kenneth Fung.

Mentre non possiamo dimostrare un nesso causale in questo studio, la nostra ricerca indica che il caffè non è così dannoso per le arterie, come suggerirebbero studi precedenti“, ritiene il dottor Fung, “sebbene il nostro studio includesse individui che bevono fino a 25 tazze al giorno, l’assunzione media nel gruppo col consumo più alto di caffè era di cinque tazze al giorno. Vorremmo studiare queste persone più da vicino in modo da poter aiutare a consigliare limiti di sicurezza“.

 

I risultati possono aiutare a consigliare livelli di sicurezza nel consumo della popolare bevanda

Studi precedenti suggerivano infatti che l’effetto del caffè sulle arterie avrebbe messo sotto pressione il cuore e aumentato la probabilità di un infarto o ictus. Il professor Metin Avkiran, direttore medico presso la British Heart Foundation (BHF), ritiene che lo studio escluda uno dei potenziali effetti negativi del caffè sulla nostra salute.

I consigli sui livelli di consumo di caffè sono variati nel tempo, ma uno studio approfondito degli studi del British Medical Journal nel 2017 non ha rilevato “alcuna prova concreta di associazioni nocive tra consumo di caffè e condizioni mediche sensibili“.

Nello Giuliano

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