Uno studio condotto da alcuni studenti universitari statunitensi ha evidenziato un effetto particolare degli incedi boschivi in montagna. A seguito di questi eventi, il manto nevoso finisce inevitabilmente per risultare più profondo. In realtà si tratta di un effetto semplice dovuto all’assenza degli alberi. Senza quest’ultimi che intrappolano per diverso tempo la neve, tutte le precipitazione finiscono per depositarsi a terra. Ci sono due aspetti di questo fenomeno.
Generalmente la montagna ha due lati, uno esposto al sole e uno no. Il lato all’ombra finisce per accumulare la neve e consolidarla. Al contrario, il lato esposto alla luce de sole non avrà quella copertura naturale degli alberi e il manto nevoso andrà a subire dei cicli di gelo e disgelo continui. Il risultato di questo è una maggiore perdita di sostanze nutritive del terreno oltre che a una maggiore erosione.
Incendi, neve e montagne
Le parole di St. Clair, professore di scienze vegetali e faunistiche: “Gli incendi significano più neve nel sistema inizialmente a causa della riduzione degli alberi che di solito bloccano e trattengono temporaneamente la neve sui rami. È un ottimo risultato per i pendii rivolti a nord, dove il manto nevoso si manterrà all’ombra, ma se hai un aspetto rivolto a sud (esposto al sole) con un manto nevoso profondo e un rapido scioglimento delle molle, ora c’è un maggiori possibilità di erosione, perdita di nutrienti e potenziale di alluvione per le comunità a valle. Più grande e grave è l’incendio, maggiore potenziale di alluvione per le valli.”
Questo studio sarà molto importante per gli studi che si basano sull’idrologia dell’acqua. L’acqua che viene fornita dalle montagne è fondamentale per molte popolazioni. Si tratta di una variabile in più che andrà presa in considerazione d’ora in poi.