L’influenza per molti non è niente di che, una malattia passeggiare che può presentarsi ogni anno senza dare troppi problemi. Probabilmente da piccoli si è stati a casa diverse volte a causa di quest’ultima e quindi si è abituati a pensare che comunque non sia così pericolosa. Così non è visto che ogni anno muoiono centinaia di migliaia di persone nel mondo.
L’influenza è particolarmente pericolosa per certi gruppi di persone e tra questi ci sono gli anziani i quali anno sono invitati a farsi fare il vaccino. Il suddetto cambia ogni anno in quanto il virus che porta la malattia tende a mutare continuamente presentandosi con diversi ceppi ogni volta, un processo naturale con cui sempre più persone stanno prendendo familiarità a causa del coronavirus SARS-CoV-2. Apparentemente è sempre più vicino un vaccino universale.
Influenza: un vaccino universale
Sono 80 anni che gli scienziati sono costretti a lavorare ogni anno per creare un vaccino adatto per gli eventuali nuovi ceppi del virus che causano l’influenza. Si tratta di un lavoro costoso, ma soprattutto un lavoro che cerca di prevedere quello che potrebbe succedere. Non si aspettare infatti che il ceppo sia già in circolazione, ma lo si anticipa e per questo motivo l’efficacia non è mai altissima.
L’efficacia di questi vaccini di solito viaggia sul 60% quindi al di sotto dei vaccini contro il coronavirus che sono stati sviluppati l’anno scorso. Per questo motivo un vaccino universale potrebbe cambiare le carte in tavolo garantendo una protezione adeguata anno dopo anno senza dover impazzire a cercare di capire quale ceppo sarà il più diffuso.