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Inquinamento acustico: un problema ben più grande di quanto ipotizzato

Ci sono diversi tipi di inquinamento di cui l’uomo è responsabile. Non tutti sono visti allo stesso modo. Per esempio, il discorso legato a quello visivo viene tirato in ballo di tanto in tanto, magari quando c’è una pioggia di meteoriti; con un cielo notturno perennemente illuminato, come si fa a vederle passare? Un’altra tipologia che viene tirata in ballo solo in casi particolari è l’inquinamento acustico. Secondo un nuovo studio, quest’ultimo è un problema più grande di quanto ipotizzato.

Il rumore prodotto dalla vita umana risulta essere un problema per gli animali. Aerei, navi, vetture, interferiscono con molti animali. Un altro esempio ben noto, sono i sonar delle navi che vanno a confondere le balene tanto che si perdono in casa loro finendo per spiaggiarsi. I rumori forti danno fastidio anche ad animali come i pipistrelli i quali si muovono e cacciano proprio tramite un sonar.

 

Inquinamento acustico e vita animale

Ecco le parole degli autori dello studio, scienziati della Queen’s University di Belfast: “Abbiamo scoperto che il rumore colpisce molte specie di anfibi, artropodi, uccelli, pesci, mammiferi, molluschi e rettili. La scoperta interessante è che le specie incluse vanno da piccoli insetti a grandi mammiferi marini come le balene. Il rumore deve essere considerato una grave forma di cambiamento ambientale e di inquinamento in quanto colpisce sia le specie acquatiche che terrestri. Le nostre analisi forniscono le prove quantitative necessarie agli organi legislativi per regolare questo fattore di stress ambientale in modo più efficace.”

Lo studio completo è stato pubblicato su The Royal Society.

Giacomo Ampollini

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