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Internet: la corsa contro il tempo per salvarlo dagli hacker quantistici

Nell’ambito della sicurezza informatica viene denominato Q-day, ossia il giorno in cui i computer quantistici romperanno Internet. Tutto quello che facciamo in rete è reso possibile da alcuni algoritmi crittografici. Questi sistemi codificano i dati per proteggere la nostra privacy, stabiliscono le nostre identità e proteggono i nostri pagamenti. Anche con i migliori super computer oggi disponibili non è possibile infrangere la sicurezza su cui si basa il mondo online.

Tuttavia i computer quantistici potrebbero infrangere questa regola. Se riuscissero nel loro obbiettivo questi computer potrebbero craccare gli attuali algoritmi di crittografia in modo nettamente più veloce rispetto a qualunque macchina esistente e non quantistica. Si afferma che avere un vero computer quantistico può essere piuttosto pericoloso.

 

Internet, come salvarlo dagli hacker quantistici

Come in un banale viaggio del tempo le macchine che ancora non esistono mettono in pericolo non solo le nostre future comunicazioni, ma anche quelle attuali e passate. Gli hacker di dati che intercettano il traffico online potrebbero già accumulare i dati crittografati per poi utilizzarli una volta che i computer quantistici siano pronti. Basta pensare che se il primo di queste macchine arrivasse sul mercato del 2024, tutto quello che abbiamo fatto su Internet potrebbe essere messo in discussione.

Anche la maggior parte dei ricercatori più razionalisti e fan della quantistica hanno affermato che dovremmo aspettare un po’ prima che questi computer possano decifrare le chiavi di crittografia e molti altri affermano che potrebbe non essere in questo decennio. Essendo il rischio abbastanza reale Internet si sta preparando per proteggersi contro questo evento. Ciò significa passare a sistemi crittografici più potenti o sistemi crittografici. Fortunatamente, decenni di ricerca nell’informatica teorica hanno fatto emergere molti candidati.

 

Algoritmi post-quantistici tra i più sicuri per la nostra privacy

Questi algoritmi post-quantistici sembrano essere veramente inattaccabili: anche se vengono utilizzati approcci matematici, che tengono conto della quantistica, nessuno è riuscito a trovare il modo di sconfiggerli in un tempo ragionevole. Quale di questi algoritmi diventerà standard potrebbe dipendere in gran parte da una decisione che sarà presto annunciata dal National Institute of Standards and Technology degli Stati Uniti a Gaithersburg, nel Maryland.

Tuttavia questo sarà solo l’inizio di un lungo processo di aggiornamento dei criptosistemi mondiali, un cambiamento che influenzerà ogni aspetto della nostra vita online, anche se la speranza è che sia invisibile all’utente medio di Internet. L’esperienza dimostra che potrebbe essere una strada dissestata: i primi test di aziende come Google non sono andati tutti bene. Anche se questo evento non arrivasse mai, la possibilità di decifrare i computer quantistici ha già cambiato il mondo dell’informatica e soprattutto l’antica arte delle crittografia.

Foto di Pete Linforth da Pixabay

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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