Secondo i dati ISTAT, una famiglia italiana su tre non ha accesso alla rete Internet da casa. Un dato che, nonostante veda un progressivo aumento dal 66,2% al 69,2% dello scorso anno, classifica l’Italia al 19° posto nel contesto Europeo delle classifiche sulle adozioni di soluzioni domestiche di accesso alla rete a banda larga.
La connessione alla rete su linea fissa resta ancora la più diffusa e conta sulle tecnologie DSL, ADSL e Fibra Ottica. Il gap sul piano comunitario europeo è di sei punti percentuali rispetto ad una media UE dell’83%. Notevoli, inoltre, sono le differenze territoriali in merito alla distribuzione della banda larga ed ultra larga, che vedono il Sud Italia indietro rispetto al Centro ed al Nord, dove pesano incidenza culturali diversificate. Fanalini di coda, in questo caso, Calabria e Sicilia.
Ulteriori dati emergono in merito alle famiglie con minorenni a carico, dove si registra il maggior numero di adozioni (90.7%) sia in soluzione fissa che mista (fisso + mobile). Le meno connesse, come ci si potrebbe aspettare, invece, sono le famiglie con persone che hanno superato i 65 anni, dove si ravvisa un misero 20.7% di incidenza, ovvero una su cinque.
Una discriminante per l’accesso ad Internet in Banda Larga per le famiglie italiane è il titolo di studio. I nuclei familiari con almeno un laureato rispecchiano un dato del 91.6%, contro il 55.3% di chi, invece, può contare sulla licenza media.
Rispetto al 2015, quindi, il dato ISTAT in attinenza l’accesso Internet in Italia per la banda larga è rimasto stabile. Sebbene due terzi delle famiglie abbino accesso alla rete, si è ancora lontani dagli obiettivi di digitalizzazione ed accesso al web previsti dagli standard comunitari.
La maggior parte degli italiani (56.6%) non accede alla rete Internet per dichiarata mancanza di competenze, mentre il 23.6% non ritiene utile il suo utilizzo. Le restanti motivazioni vertono, poi, su fattori puramente economici dovuti ai costi del collegamento e degli strumenti di accesso (14.4%).
A margine di tutto questo, e con un dato dell’appena 1.9%, si collocano coloro che temono per la loro privacy e per al mancanza di una connessione a banda larga. E tu che cosa ne pensi al riguardo?
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