Secondo una ricerca svolta negli Stati Uniti, le persone di mezza età che hanno contratto l’HIV presentano delle disfunzionalità fisiche, come riduzione di massa muscolare, riduzione della densità ossea e cambiamenti ormonali. Questi sintomi possono essere facilmente riconducibili a quelli che delle persone più anziane non sieropositive. I ricercatori hanno enfatizzato l’importanza di migliorare la massa muscolare e ossea, e potenziare alcuni livelli di certi ormoni in persone con funzionalità fisiche ridotte.
Quindi il virus dell’HIV è in grado di avere un forte impatto sull’invecchiamento precoce, accelerando i cambiamenti biologici delle persone infette, dopo due o tre anni dall’infezione. Rispetto a chi non ha l’infezione, l’HIV può rapidamente far perdere quasi cinque anni di vita all’aspettativa di una persona.
Il team di ricercatori ha analizzato oltre 102 campioni di sangue entro 6 mesi dall’infezione. Questa operazione è stata ripetuta dopo due o tre anni e i risultati in seguito sono stati confrontati con altrettanti campioni di pazienti sani. In particolar modo i ricercatori si sono focalizzati su come il virus altera la metilazione del DNA epigenetico, un processo che le cellule usano per “accendere” o “spegnere” i geni. Questi cambiamenti rispondono all’influenza dell’ambiente circostante, ai comportamenti delle persone e ad altri fattori esterni, come le malattie.
Il team ha esaminato cinque misure epigenetiche relative all’invecchiamento. Dai risultati è emerso che le persone con infezione da HIV mostravano una significativa accelerazione dell’età in ciascuno delle quattro misure epigenetiche, quantificata tra 1,9 e 4,8 anni, così come vi era un accorciamento dei telomeri da subito dopo l’infezione e fino a due o tre anni dopo, in assenza di terapia antiretrovirale altamente attiva. Complessivamente, i partecipanti avevano un’età media di 53 anni e il 96% aveva una viremia con valori al di sotto delle 50 copie. In ogni caso, c’erano significative differenze tra i partecipanti con bassa funzionalità fisica e quelli con migliori prestazioni.
Un quinto delle persone con bassa funzionalità sono state classificate come obese, rispetto al 13% delle persone con più alte prestazioni. I partecipanti con bassa funzionalità fisica, avevano significativamente una minore massa muscolare rispetto al gruppo di controllo. Un basso indice di massa corporea è anch’esso un fattore predittivo di scarsa prognosi. Lo studio ha sottolineato l’importanza della diagnosi precoce di infezione da HIV e della sensibilizzazione ai problemi correlati con l’invecchiamento, così come il valore della prevenzione dell’infezione.
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