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iOS 10.3 APFS: ecco il nuovo File System made in Apple

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APFS (abbreviazione di Apple File System) rappresenta la nuova gestione delle risorse del sistema per i dispositivi iOS a marchio Apple. Intravisto nel corso della conferenza WWDC 2016 e nelal beta di macOS Sierra, il nuovo sistema vedrà finalmente il suo debutto con l’ultima release prossima di iOS 10.3.

Un File System (abbreviazione: FS) indica informalmente un meccanismo con il quale i file sono posizionati e organizzati o su un dispositivo di archiviazione o su una memoria di massa, come un disco rigido o un CD-ROM e, in casi eccezionali, anche sulla RAM (fonte: Wikipedia).

Si tratta quindi di un sistema che organizza le directory ed i file così come definito dallo sviluppatore senza andare a cancellare alcun dato.

Il nuovo File System di ultima generazione realizzato dagli sviluppatori di Cupertino punta a sostituire l’attuale HFS+ realizzato all’epoca dei floppy disk e degli HDD oltre 30 anni fa. Il progetto prevede l’integrazione a bordo delle piattaforme Apple macOS, iOS, tvOS e watchOS, e tutti i rispettivi dispositivi, dall’Apple Watch al MacBook Pro.

I vantaggi apportati dall’upgrade per iOS 10.3 si concretizzano soprattutto in una maggior flessibilità di gestione delle risorse, ovvero delle interazioni uomo-macchina realizzate tramite l’interfaccia utente in merito all’accesso, alla condivisione, alla cancellazione ed alla verifica integrità dei dati nonché per il recupero di eventuali contenuti danneggiati da SSD e Flash Drive.iOS 10.3 APFS

Il livello di comunicazione introdotto dalla nuova struttura organizzata di dati consente pertanto una gestione migliorata della comunicazione da e verso l’esterno tramite un sistema decisamente meno rigido dell’attuale HFS+. Tutte le funzioni inutili sono state sfoltite dagli ingegneri di Cupertino che hanno garantito l’arrivo di un sistema al passo con i tempi oggetto di apposita trattazione presso il forum degli sviluppatori Apple dove si possono trovare tutti i dettagli.

In particolare abbiamo:

  • Miglioramenti e semplicità: APFS è stato opportunamente ottimizzato per il funzionamento con unità a stato solido e Flash Drive per le API Apple ora completamente riscritte. Il processo di riscrittura del file journaling HFS+ viene abbandonato a favore di uno schema che introduce un’analoga protezione dati in caso di crash improvviso o caduta di tensione. L’integrità dati viene assicurata in questo caso anche dal checksum dei metadati da utilizzarsi per il controllo dei descrittori dei file (nessun checksum invece per i dati veri e propri generati dall’utente). Le dimensioni degli elementi base (field, timestamp, puntatori) sono state aumentate a 64-bit, il che consente di indicizzare nativamente enormi spazi di memoria (9 quintilioni di file) in supporto alle ultime generazioni di MacBook Pro 2016 e per i futuri device. Previsto anche il nuovo livello di crittografia (AES-XTS o AES-CBC) per la protezione di file e metadati, a chiave singola o multi-chiave.
  • Retrocompatibilità con HFS+: Secondo Apple il passaggio dal File System HFS/HFS+ al novo APFS non riporterà particolari complicanze e tutte le app si renderanno perciò pienamente operative. Tutti i file verranno mantenuti sebbene si consigli comunque un backup di sicurezza da tenere sempre a portata di mano.
  • Space Sharing: APFS risolve il problema di gestione delle partizioni di sistema creando uno spazio condiviso contenente la memoria libera di ogni partizione. In tal modo ogni partizione potrà gestire dinamicamente lo spazio a sua disposizione e senza limiti di sorta, prelevando memoria dallo spazio condiviso disponibile.
  • Cloning: APFS integra un sistema intelligente di cloning pensato espressamente per ridurre lo spazio superfluo in fase di copia di un file o una directory. Se si decide di mantenere la copia di un file prima della modifica il file non verrà duplicato sul disco ma si andrà a creare un link che punta al vecchio file e le successive modifiche verranno salvate su uno spazio di memoria diverso. Le due copie potranno così condividere i dati non modificati portando ad una notevole riduzione dello spazio di allocazione utilizzato. La maggiore efficienza nella gestione dello spazio allocato potrebbe già mostrato i suoi vantaggi nella prima beta di iOS 10.3: mentre lo spazio iniziale disponibile su device da 128GB era di 121GB, adesso si arriva a 124GB.
  • Snapshot: le cosiddetta Snapshot rappresentano delle istantanee di sistema per un dato momento del tempo. Si tratta di una copia in sola lettura dei file dati di tutto il sistema che non necessitano di spazio addizionale esterno, allo stesso modo delle procedure di Cloning viste in precedenza. Effettuare backup o ripristini del File System ad un dato momento sarà ora più semplice e non implicherà l’applicazione di procedure di overhead per la riscrittura di tutti i file.

Apple ha confermato la promessa di rendere disponibile la nuova struttura organizzata di sistema già nel corso di questo 2017. L’obiettivo è piuttosto ambizioso me i miglioramenti superano di certo tutte le aspettative delle attuali soluzioni HFS+. Si dovrà garantire un sistema stabile e privo di bug. In tal caso, per quanto riguarda il File System, non sono concessi errori di alcun genere.

Ci aspettiamo di poter vedere la nuova struttura di sistema a bordo dei prossimi device macOS, tvOS e watchOS a fine anno nelle release beta o definitive ed in vista dell’adeguamento alla versione finale di iOS 10.3. Che cosa te ne pare di questo nuovo sistema di gestione delle risorse? A te tutte le considerazioni del caso.

LEGGI ANCHE: Aggiornamento iOS 10.2.1 non corregge il bug degli iPhone che si spengono improvvisamente

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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