Dopo il grande successo riscosso da iPad Pro nei primi test effettuati dai grafici di Disney e Pixar, Apple sposta la sua attenzione verso altri campi, concentrandosi in particolare sulla sfera educativa. Fraser Speirs, preside della Computing e IT alla Cedars School of Excellence, ha potuto testare in anteprima il nuovo tablet della Mela per circa un’ora, durante l’evento di presentazione di Londra. Dopo averlo ampiamente provato, Speirs ha espresso la sua opinione circa una possibile applicazione di iPad Pro in materia di istruzione ed educazione.
Partendo dall’Apple Pencil, l’uomo è rimasto piacevolmente colpito e impressionato nel suo utilizzo, considerandolo il migliore stilo mai realizzato. La penna, infatti, non ha evidenziato alcun tipo di ritardo percepibile dalla pressione sullo schermo alla scrittura sul display, nel disegnare e scrivere sull’iPad. Essa offre un enorme capacità applicativa nel prendere appunti o inserire grafici, verosimilmente a quanto accade con le normali carta e penna. Speirs ha definito la penna “pesante ma non pesante” e “molto equilibrata, molto vicina ad una vera penna di qualità”.
Per quanto riguarda la configurazione della tastiera, le opinioni sono state completamente opposte, giudicando la Smart Keyboard un po’ troppo laboriosa. Mentre nell’uso risulta essere molto comoda e intuitiva, il suo design non ha per nulla convinto il preside e a causa delle numerose rotazioni che si devono effettuare nel richiuderla, la paragonata ad un giornale. A suo parare, non sarebbe stato necessario introdurre una tastiera fisica, in quanto la tastiera integrata nell’iPad Pro è stata notevolmente migliorata e sarebbe stata più che sufficiente nel prendere appunti.
Parlando del dispositivo, la prima cosa evidenziata da Speirs sono le eccessive dimensioni del dispositivo, il quale portato come solitamente si trasportano i libri sull’avambraccio, ricorda molto “un raccoglitore senza fogli”. Al display giovano sicuramente queste grosse dimensioni, il quale offre molto spazio di lavoro per prendere appunti, ricreando bene la sensazione di scrittura a mano libera su di un quaderno.
In termini di software, le nuove funzioni multitasking sono sicuramente il piatto forte di iPad Pro. Lo schermo da 12.9 pollici è ottimo nella modalità Split View, cioè quando si usano due applicazioni contemporaneamente, secondo Speirs è come usare due iPad Mini in simultanea. Il multitasking risulta molto utile allo studente, quando deve svolgere un compito o studiare. Grazie allo schermo condiviso, infatti, è possibile prendere appunti e ricercare argomenti sulla materia di studio. Speirs ha evidenziato che alcune applicazioni non sono state ancora ottimizzate per le dimensioni del display di iPad Pro, caratterizzate da alcuni problemi grafici, che saranno sicuramente risolti entro il suo rilascio.
Il mercato dell’istruzione è sicuramente un campo in cui Apple spera di entrare con iPad Pro, e secondo Speirs, in termini di utilità del dispositivo in questo settore, esso possiede un enorme potenziale, soprattutto per gli insegnanti. Per quanto riguarda un possibile utilizzo rivolto agli studenti, iPad Pro nel suo stato attuale è troppo costoso per puntare ad una distribuzione di massa in questa categoria di utenti.
Tra gli studenti, gli unici che potrebbero beneficiarne potrebbero essere gli universitari, ma visto il costo (al pari di un MacBook Air) diventa importante analizzare gli scopi di utilizzo. La scelta di comprare un iPad Pro dipende esclusivamente dal tipo di utilità applicativa. Ad esempio, una persona che usa programmi come Photoshop o di scrittura a mano, potrebbe optare per un iPad Pro, ma chi usa molto applicazioni più pesanti che necessitano l’uso di processori molto performanti, meglio che abbandonino l’idea di acquistarne uno.