Il James Webb rivela i segreti dell’ammasso di Pandora e dello spazio profondo

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Il James Webb Space Telescope ci mostra immagini dettagliate dell’enorme ammasso di galassie di Pandora. Il telescopio spaziale della NASA ha sbirciato in questo vaso di Pandora cosmico per noi e ciò che ne ha tirato fuori sono centinaia e centinaia di galassie, alcune delle quali sono davvero molto distanti e molto antiche.

 

L’ammasso di Pandora nell’occhio del James Webb

L’ammasso di galassie Pandora è noto anche come Abell 2744, e corrisponde ad una regione dello spazio profondo dove tre massicci ammassi di galassie si stanno fondendo. E sono proprio questi ammassi di galassie a far si che si possano osservare galassie lontanissime dietro di loro. Grazie infatti all’effetto di lente gravitazionale, è possibile avere una visione a campo profondo che include galassie incredibilmente vecchie e deboli.

Questa zona del cielo era già stata osservata con il telescopio Hubble, ed alcune delle galassie che compaiono nell’immagine le conoscevamo già. Ma il James Webb ha in occhio molto più potente ed è stato in grado di mostrarci molto di più.

I numerosi punti di luce nell’immagine del James Webb sono galassie. Poiché la lente gravitazionale può distorcere l’aspetto delle galassie più lontane, queste appaiono nella foto diverse dalle galassie in primo piano ed assomigliano ad archi di luce.

 

Il programma UNCOVER a caccia di galassie lontane

Come spiega l’astronoma Rachel Bezanson dell’Università di Pittsburgh in Pennsylvania, co-ricercatrice principale del programma Ultradeep NIRSpec and NIRCam ObserVations before the Epoch of Reionization (UNCOVER) per studiare la regione, “quando le immagini dell’ammasso di Pandora sono arrivate per la prima volta da Webb, siamo rimasti davvero colpiti da una piccola stella. C’erano così tanti dettagli nell’ammasso in primo piano e così tante galassie distanti che mi sono ritrovata a perdermi nell’immagine. Webb ha superato le nostre aspettative.”

La nuova immagine dell’ammasso di Pandora unisce quattro istantanee scattate dal James Webb in un’unica immagine panoramica, che ci lascia osservare circa 50.000 fonti di luce nel vicino infrarosso. Il team di UNCOVER ha utilizzato la Near-Infrared Camera (NIRCam) del James Webb per catturare l’ammasso di galassie, utilizzando esposizioni della durata di 4-6 ore ciascuna, per un totale di circa 30 ore di osservazione.

 

Il James Webb si è spinto più lontano di Hubble

L’atro co-ricercatore principale del programma UNCOVER, l’astronomo Ivo Labbe della Swinburne University of Technology di Melbourne mostra inoltre come il James Webb si sia spinto oltre le osservazioni di Hubble. Il nucleo di lente in basso a destra nell’immagine non è mai stato infatti ripreso da Hubble, mentre Webb ha rivelato centinaia di galassie con lenti distanti che appaiono come deboli linee arcuate nell’immagine. “L’ammasso di Pandora, osservato da Webb, ci mostra una lente più forte, più ampia, più profonda e migliore di quanto abbiamo mai visto prima”.

Ora il prossimo passo sarà quello di esaminare con cura tutti i dettagli dell’immagine che Webb ci ha mostrato. Tra le miriadi di galassie in questa remota regione del cosmo, alcune saranno selezionate per essere esaminate con spettrografo nel vicino infrarosso (NIRSpec).

Questo strumento potrà darci misurazioni precise della distanza e della composizione delle galassie, assieme a moltissime altre informazioni su queste lontane galassie. Aggiungeremo dunque presto nuovi indizi e nuove informazioni alla nostra comprensione della formazione delle galassie e della nascita dell’Universo.

Ph. Credit: NASA, ESA, CSA, I. Labbe (Swinburne University of Technology) e R. Bezanson (University of Pittsburgh). Elaborazione delle immagini: Alyssa Pagan (STScI)

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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