Khoe-San, il popolo più antico del mondo, è alla base dell’evoluzione?

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I Khoe-San, un popolo dell’Africa meridionale, potrebbero essere gli antenati di tutto il genere umano. Negli ultimi 30 anni, gli scienziati hanno scoperto circa la metà dei 20 antenati umani conosciuti. Ma quando si tratta di stabilire dove viveva il primo Homo sapiens, le cose si complicano. Un gruppo di ricercatori pensa di aver individuato la regione esatta nella quale gli umani si sono evoluti. Gli esseri umani moderni, sono comparsi circa 200.000 anni fa nel nord del Botswana, verso la zona paludosa di Makgadikgadi.

Khoe-San

I ricercatori hanno raccolto DNA da persone Khoe-San, che rappresentano i primi lignaggi materni umani. Hanno analizzato il DNA di oltre 1.200 genomi mitocondriali, che non si modifica attraverso le generazioni, perchè ereditato solo da parte materna. Lo studio, si è concentrato sul DNA mitocondiale L0, un genoma trovato nel primo lignaggio di tutti gli antenati materni degli umani moderni. Con l’aiuto di un geologo, hanno anche studiato il territorio di quel periodo, e hanno scoperto che c’era una consistente popolazione di L0 nella regione del fiume Zambesi 200.000 anni fa.

La regione, faceva parte del lago Makgadikgadi, che dalla Namibia settentrionale attraversava il Botswana settentrionale. Oggi, sarebbe stato il lago più grande dell’Africa , ed è sopravvissuto per circa 200 milioni di anni prima che le placche tettoniche lo restringessero. La circoscrizione del lago, secondo i ricercatori, ha generato parecchia l’umidità, aprendo la strada a strisce di lussureggiante vita animale e vegetale. Questo cambiamento ambientale, ha permesso alle popolazioni di migrare a nord-est e sud-ovest, dopo essere sopravvissute lì per 700.000 anni.

Khoe-San

 

Uno studio con troppe contraddizioni

Ma, alcuni esperti credono che, le affermazioni sulle origini degli esseri umani, devono essere supportate da indagare sull’intero genoma. Secondo Eleanor Scerri, prof. presso il Pan African Evolution Research Group, i Khoe-San, non erano le uniche persone che vivevano in Africa 200.000 anni fa. Infatti afferma: “Ricostruire una discendenza dal DNA mitocondriale, è come cercare di ricostruire una lingua da una manciata di parole”. Il documento, contraddice alcune scoperte recenti che dimostrano che, gli esseri umani, sono originari di altre parti dell’Africa. Ad esempio, la ricerca che analizza il cromosoma Y ereditato da uomini suggerisce che i primi umani moderni, potrebbero essere emersi nell’Africa occidentale, non nell’Africa meridionale.

La Scerri dice: “Il documento ignora una serie di testimonianze fossili e archeologiche, a supporto di un’origine più antica per la nostra specie”. A parte le crescenti prove a sostegno di una teoria sull’origine in tutto il continente, c’è un’altra ragione per cui gli scienziati stanno respingendo la teoria secondo la quale gli umani moderni provengono solo da Makgadikgad. Il nuovo documento si basa sul presupposto che il popolo Khoe-San sia rimasto in un posto per centinaia di migliaia di anni. Gli autori hanno sostenuto che il primo DNA mitocondriale si trovava nell’Africa meridionale 200.000 anni fa, ma come facciamo a sapere che le persone non si sono spostate in tutto quel periodo? È un sacco di tempo per stare nello stesso posto.

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