Il modulo returner della navicella spaziale cinese Chang’e 5, è partito dall’orbita lunare lo scorso giovedì, direzione Terra. A riferirlo è la stessa agenzia spaziale cinese. Chang’e 5 è la terza navicella spaziale cinese ad atterrare sulla Luna e la prima a decollare di nuovo dalla sua orbita. Si tratta dell’ultima di una serie di missioni, sempre più ambiziose, del programma spaziale cinese, che ha in programma anche un orbiter e un rover diretti su Marte.
Chang’e 5 fa sventolare la bandiera Cinese sulla Luna
Appena prima che il veicolo di risalita decollasse per trasferire il prezioso carico di campioni lunari all’orbiter returner, il lander ha dispiegato quella che l’amministrazione spaziale ha definito la prima bandiera cinese indipendente sulla Luna. I media cinesi affermano che la navicella spaziale “ha dispiegato la bandiera nazionale rossa a cinque stelle, una vera e propria bandiera realizzata con tessuti, segnando la prima nella storia aerospaziale del paese”.
Una volta che l’ascendere ha raggiunto l’orbiter returner, le rocce lunari e i detriti raccolti sulla superficie sono stati trasferiti a quest’ultimo e sigillati all’interno di uno speciale contenitore per evitare contaminazioni.
Dopo il trasferimento, il modulo di risalita sarà espulso e la capsula rimarrà in orbita lunare per circa una settimana, in attesa del momento ottimale per il viaggio di ritorno sulla Terra. Funzionari cinesi hanno affermato che la capsula con i campioni dovrebbe atterrare sulla Terra intorno alla metà del mese. Il touchdown è previsto nelle praterie della Mongolia, la stessa dove gli astronauti cinesi atterrarono a bordo della navicella Shenzhou.
Il futuro delle operazioni spaziali cinesi
Chang’e 5 ha rianimato i discorsi per una futura missione cinese con astronauti sulla Luna e per la possibile costruzione di una base scientifica sulla sua superficie. Anche se ancora non è stata proposta alcuna tempistica per tali progetti.
La Cina intanto prosegue la sua scalata alla conquista della Luna, lanciando una serie di veicoli spaziali robotici sempre più complessi per sviluppare e testare i sistemi di propulsione, guida, navigazione e atterraggio necessari per l’esplorazione a lungo termine.
Le missioni Chang’e 1 e 2 hanno raggiunto con successo l’orbita lunare nel 2007 e nel 2010. Furono poi seguite dal lander lunare Chang’e 3 nel 2013 e Chang’e 4, che è atterrato sul lato opposto della Luna nel 2019. Chang’e 5 è la prima delle due missioni di ritorno per la raccolta di campioni e la missione lunare più ambiziosa della Cina fino ad oggi.
Ph. Credit: BBC News