La capsula Crew Dragon della SpaceX si è agganciata con successo alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), ed in modo autonomo. La Crew Dragon era stata lanciata ieri mattina da Cape Canaveral, nell’ambito della missione chiamata Demo-1.
A bordo della Crew Dragon il manichino Ripley, in onore del personaggio di Ellen Ripley, la protagonista di Alien. Questo manichino da crash test è dotato di alcuni sensori che permetteranno di capire a quali condizioni sarebbe sottoposto un passeggero umano. Lo scopo della missione Demo-1 è infatti quello di testare se sia possibile effettuare dei viaggi con passeggeri umani.
La Crew Dragon ha agganciato la ISS autonomamente
L’attracco della Crew Dragon alla ISS è avvenuto alle 12.01 ora italiana, a più di 400 chilometri di altezza dalla superficie terrestre, sulla verticale della Nuova Zelanda.
L’aggancio con la ISS si è verificato sotto la guida ed il coordinamento dell’astronauta americana Anne Mc Clain, dall’interno della stazione, assieme agli altri membri dell’equipaggio della ISS, il canadese David Saint-Jacques e il cosmonauta Oleg Konenenko di Roscosmos. Dotati di maschera per respirare, sono stati i primi ad entrare nella navicella, effettuando il primo test.
A differenza delle Dragon, ovvero la versione cargo, che trasporta materiali avanti e indietro dalla ISS, da quasi dieci anni e che venivano agganciate alla ISS tramite il suo braccio robotizzato, la Crew Dragon ha effettuato un attracco con rendez-vous tipico dei veicoli spaziali, come lo Shuttle e la Soyuz, in regime automatico senza il braccio robotico.
Guardando al futuro, verso la missione Demo-2 con equipaggio
Il successo della SpaceX con la missione Demo-1, determinerà la programmazione per la missione Demo-2, il primo vero volo con astronauti. Prevista per ora per Luglio, la missione avrà come equipaggio i due astronauti NASA, Douglas Hurley e Robert Behnken. Anche la missione Demo-2, partirà dalla mitica pista delle missioni Apollo, la 39A di Cape Canaveral.
A terra forte è stata l’emozione per tutto il team. “E’ iniziata una nuova era”, ha esclamato felice Elon Musk, proprietario di SpaceX.
Otto anni dopo l’ultima missione dello Space Shuttle, gli Stati Uniti interrompono il monopolio russo per il trasporto di astronauti sulla ISS. Gli Astronauti continueranno per ora ad usare la Soyuz, come il nostro connazionale Luca Parmitano, che proprio con la navetta russa raggiungerà la ISS in estate. Mentre la sua collega Samantha Cristoforetti, che tornerà in orbita tra due anni, potrebbe utilizzare la Crew Dragon.