La Diga delle Tre Gole, situata sul fiume Yangtze in Cina, è uno dei progetti ingegneristici più imponenti mai realizzati. Con una capacità di trattenere circa 39,3 miliardi di metri cubi d’acqua, questo gigantesco serbatoio non solo fornisce energia rinnovabile a milioni di persone, ma influisce anche, seppure lievemente, sulla rotazione della Terra. La NASA ha stimato che il peso dell’acqua accumulata in questo bacino aumenta il momento di inerzia terrestre, fenomeno che causa un rallentamento impercettibile della rotazione del pianeta, estendendo le giornate di circa 0,06 microsecondi.
Per comprendere meglio il fenomeno, possiamo immaginare un pattinatore sul ghiaccio: quando si gira con le braccia distese, rallenta, ma avvicinando le braccia al corpo, ruota più velocemente. Allo stesso modo, la Terra, trattenendo più massa in un punto esterno rispetto al suo centro di rotazione, rallenta leggermente.
In questo caso, il peso dell’acqua immagazzinata nella Diga delle Tre Gole, situata a 185 metri sopra il livello del mare, sposta anche i poli di circa due centimetri, aumentando così il momento d’inerzia terrestre e alterandone impercettibilmente il tempo di rotazione. La Terra sperimenta già variazioni giornaliere causate dalla Luna, che genera l’attrito delle maree e rallenta gradualmente la rotazione. Anche fenomeni come i terremoti possono avere effetti simili ma in direzione opposta, accelerando la rotazione. Per esempio, il terremoto di Tōhoku del 2011 in Giappone ha ridotto la durata del giorno di circa 1,8 microsecondi.
Tuttavia, la Diga delle Tre Gole non è l’unica struttura a esercitare un’influenza simile. Il Lago d’Aral, che si estendeva tra Kazakistan e Uzbekistan, ha perso un quarto del suo volume d’acqua dal 1960, influendo in misura tripla rispetto alla diga cinese sulla rotazione terrestre. Con l’aumento delle megastrutture e delle modifiche idriche, il monitoraggio della rotazione terrestre diventa cruciale per controllare satelliti e missioni spaziali.
Foto di Margit Wallner da Pixabay