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La dolce giuggiola e le sue segrete proprietà benefiche

Il giuggiolo è un albero da frutto del genere Ziziphus jujuba, o dattero cinese, il cui frutto  viene detto giuggiola. Molto probabilmente è originario dell’ Africa settentrionale e della Siria, ma successivamente fu esportato in Cina e in India dove viene coltivato da secoli. La sua diffusione in occidente si deve verosimilmente ai romani che per primi iniziarono ad apprezzarne il suo sapore dolce.

Questi piccoli frutti carnosi rotondi hanno un solo seme. Se raccolti prima della maturazione hanno un colore tendente al verde e il sapore simile alla mela, quando sono maturi, sono rosso scuro o viola, dal sapore decisamente dolce e possono apparire leggermente rugosi. Il processo di maturazione rende la giuggiola piuttosto gommosa, e per questo motivo che spesso viene utilizzata come ingrediente di caramelle e dessert.

La giuggiola sembra avere anche proprietà preziose per il nostro organismo. Nella medicina tradizionale cinese è nota per favorire la digestione, aiutare il sonno e controllare l’ansia. La particolarità più apprezzata di questo frutto è sicuramente il basso apporto calorico e la ricchezza in vitamine A e C , e la sovrabbondanza di sali minerali, come fosforo, ferro, potassio, zinco e rame.

Una porzione da 100 grammi di giuggiola cruda fornisce 79 calorie , 77, 86 g d’acqua, 1,2 g di proteine, 20,23 g di carboidrati, 0,2 g di grassi, e molta più vitamina C di qualsiasi agrume. Possono essere inserite facilmente in un regime dietetico come spuntino, con il vantaggio di apportare una buona dose di fibre.

 

Il processo di essiccazione fa aumentare i carboidrati

Gli zuccheri contenuti nel frutto della giuggiola sono carboidrati complessi, quindi meglio assimilabili dall’organismo per ricavarne energia.

Un discorso diverso è se si prende in considerazione la giuggiola essiccata. Infatti il processo di essiccazione elimina completamente l’acqua, concentrando gli zuccheri naturalmente presenti e aumentandone la portata calorica. Ma basta solo non esagerare con le porzione per non recare danni all’organismo.

Paola Tammaro

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