Samsung entra a far parte del quadro generale del periodo che vede alcune società sotto indagine in relazione alle presunte alterazioni di dati correlati ai consumi energetici di alcuni dispositivi, in primis i nuovi TV Samsung.
Inchiesta: Samsung coinvolta del giro delle dichiarazioni mendaci
Di pari passo ai controlli ed alle successive rilevazioni in merito alle vicende che hanno portato allo scandalo Volkswagen ed ai casi di obsolescenza programmata delle stampanti Epson, Samsung si aggrega al filone di coloro che, a scopo di lucro, mentono spudoratamente pur di guadagnarsi il favore dei clienti e degli investitori internazionali. Avrà Samsung una risposta in merito a tali vicende?
Test approfonditi hanno evidenziato come, rispetto alla fase di testing effettuata presso i laboratori Samsung, i consumi effettivi dell’utente finale differiscono di molto rispetto a quelli forniti nei dati di targa del prodotto. Il sito del Guardian ha dedicato in proposito notizia un App per registrare telefonate su Android ed iOS completamente GRATIS dove enuncia i risultati dei test realizzati da ComplianTV, un gruppo di ricerca cofinanziato dall’Unione Europa allo scopo di verificare il rispetto delle norme CEI sui consumi. Le anomalie sono state rilevate in particolare nei confronti della tecnologia Motion light che si attiverebbe in fase di test riducendo la luminosità per poi tornare in condizioni normali durante l’utilizzo domestico quotidiano in condizioni normali di luminosità. Una vicenda che ricorda il Watergate Volkswagen, anche se le vicende sono molto diverse tra loro nel contesto. Un portavoce di Samsung ha escluso che ci possa essere qualcosa di simile al caso Volkswagen legato ai televisori:
Non si tratta di un’impostazione che si attiva solamente durante i test per la conformità. Al contrario, è un’impostazione predefinita, che riduce la potenza ogni volta che viene rilevato del movimento a video
Questo quanto riferito da un portavoce di Samsung, giustificando così l’accaduto. Vi sono però pareri fortemente discordanti in merito a tale affermazione. “I televisori devono rispettare i medesimi limiti durante i test e durante l’utilizzo quotidiano”, questo quanto sancito dalla Commissione Europea a seguito dell’apertura delle indagini.
I loro schermi hanno immediatamente ridotto il consumo energetico intervenendo sulla luminosità quando è iniziata la riproduzione del film standard
Questo quanto trapelato già tre anni fa dall’Agenzia Svedese per l’Energia che nell’occasione non aveva ancora reso note né le marche né tanto meno i produttori. In media un televisore incide per il 10% sui consumi totali di un’abitazione e tanto più vista l’integrazione continua di nuove piattaforme multimediali in streaming diretto. Un dato quindi per niente trascurabile che rimanda alle imposizioni da parte delle Commissioni Europee in materia di consumi. Gli attuali test di conformità non consentono tuttavia una rilevazione totale sul controllo del televisore, precludendo quindi la possibilità di quantificare esattamente i reali consumi legati a particolari funzionalità implementate direttamente dal produttore durante i video standard.
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Le Commissioni sulle norme di sicurezza stanno comunque vagliando nuove prospettive ed intensificando i controlli e l’accuratezza di questi a beneficio dei consumatori bandendo eventuali abusi energetici celati all’interno di nuove particolari funzioni. L’indagine continua…