Proteus vuole essere il più grande laboratorio sottomarino del mondo, una sorta di “stazione spaziale” per gli oceani. I costi di investimento sono di circa 135 milioni di dollari e dovrebbe essere completato in tre anni.
Gli oceani coprono gran parte del nostro pianeta, ma gli esperti stimano che solo il 5% è stato esplorato. Un nuovo progetto, guidato dal nipote del famoso oceanografo Jacques Cousteau, Fabien Cousteau, e dal designer Yves Béhar, mira a creare il più grande laboratorio sottomarino del mondo.
Questa “stazione spaziale” degli oceani aiuterà gli scienziati a studiare i misteri dell’Oceano Atlantico. Proteus installerà un habitat a più di 18 metri di profondità nel Mar dei Caraibi. Con 370 metri quadrati, l’installazione è vista dai creatori come una versione acquatica della Stazione Spaziale Internazionale e sarà abitata da scienziati e ricercatori di tutto il mondo.
La struttura a due piani ospita diverse capsule che avranno laboratori, sale per 12 abitanti, uno studio progettato per la produzione video e una serra idroponica sottomarina. Proteus è alimentato dal vento e dall’energia solare e dalla conversione dell’energia termica dall’oceano.
La creazione di Proteus è stata ispirata da Mission-31. Nel 2014, Fabien Cousteau ha vissuto 31 giorni a bordo dell’habitat sottomarino Aquarius, accompagnato da una squadra di 5 aquanauti.
Proteus dovrebbe essere pronto in tre anni e i costi di investimento dovrebbero aggirarsi intorno ai 135 milioni di dollari. Oltre a Proteus, Fabien Cousteau mira a costruire un altro habitat, chiamato Triton, a oltre 182 metri di profondità.
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