La storia del Grinch e l’intolleranza per le festività natalizie

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Il Grinch è un personaggio di film, fumetti e cartoni, nato dalla penna dello scrittore e fumettista americano Theodor Seuss Geisel, noto con lo pseudonimo di Dr. Seuss. È anche noto come Sgruntolo nell’edizione italiana della serie TV del 1996, “Il gatto col capello”.

 

Il successo del Grinch

La sua prima apparizione è appunto nel libro del 1957 del Dr. Seuss, dal titolo Il Grinch. Il libro fu adattato per la televisione nel 1966, nello special televisivo “Il Grinch e la favola di Natale”, del regista Chuck Jones e prodotto dalla Metro-Goldwin-Mayer. Il film divenne subito molto popolare ed, in risposta alle molte richieste dei fan, l’autore scrisse nel 1977, uno speciale per la notte di Halloween, dal titolo “Halloween is Grinch Night”, che andò in onda sulla CBS.

Nel 1982, la Marvel conquistò 2 Emmy con “The Grinch Grinches the Cat in The Hat”, prodotto tra gli altri anche dal Dr. Seuss col suo vero nome.

Theodor Seuss Geisel ha pubblicato oltre 60 libri per bambini, tra cui, oltre il Grinch, si possono ricordare Il Gatto con il Cappello, L’uovo di Ortone e Ortone e i piccoli Chi. Quest’ultimo ha ispirato Ortone e il mondo dei Chi, film di animazione del 2008 dei Blue Sky Studios. Le opere di Geisel continuano a rendere 15 milioni di dollari l’anno in diritti d’autore.

 

La storia del Grinch e del Natale rubato

Il Grinch, soprattutto nei paesi anglosassoni, è considerato ormai un personaggio tradizionale del periodo Natalizio.

Si tratta di una creatura antropomorfa con la pelle e la pelliccia verde, gli occhi gialli ed un ciuffo in cima alla testa. Ha un carattere scorbutico, burlone e vendicativo perché ha “un cuore due volte troppo piccolo”. Vive da eremita nella caverna del Monte Krumpit, che sovrasta la città di Chistaqua, abitata dai Chi. Detesta il Natale, le festività natalizie e qualsiasi cosa vi abbia a che fare.

Nella trama del libro, il Grinch, alla Vigilia di Natale stanco delle decorazioni della musica e dei canti nel villaggio di Chistaqua, decide di impedire al giorno di Natale di arrivare nella cittadina.

L’idea per boicottare il Natale gli viene quando vede il suo cane, Max, con la neve su tutto il muso che sembra una barba. Decide quindi di travestirsi da Babbo Natale e rubare il Natale ai Chi. Travestito io suo cane da renna e armatosi di sacchi vuoti, il Grinch si dirige verso il villaggio su una slitta per iniziare il suo piano contro il Natale.

Rubando il primo albero di Natale viene quasi scoperto da Cindy Chi Lou ma facendo finta di essere Babbo Natale, le dice che sta solo portando l’albero nella sua officina per ripararlo. Continua quindi a rubare tutti i regali, le decorazioni, gli alberi, il cibo le calze e tutto quello che ha a che fare con il Natale. Porta tutta la refurtiva sul monte e attende di sentire la disperazione dei Chi, prima di buttare la slitta nel dirupo. Ma contrariamente a quanto sperava, quello che il Grinch sente provenire dal villaggio, sono i canti natalizi e gioiosi dei Chi, che dimostrano come lo spirito del Natale non dipenda da cose materiali.

A questo punto il Grinch capisce il vero significato del Natale, e mentre cerca di impedire alla slitta di cadere giù dal monte, il suo cuore si ingrandisce concedendogli la forza per salvare la slitta. Decide di riportare il Natale rubato ai Chi e partecipa alla loro festa.

 

Esiste davvero il Grinch

Ma il Grinch esiste davvero? Forse si, forse c’è un po’ di Grinch in tutti quelli che non molto apprezzano il clima natalizio.

Così mentre noi sforniamo torte e biscotti, invitiamo amici e compriamo regali, c’è sempre qualcuno di insospettabile che progetta di sabotare il Natale. Non tutti si ritrovano con le festose canzoncine e la visita forzata alla zia che non si vede dal Natale precedente. C’è chi mette il broncio quando gli si propone di passare l’intera giornata a sforzarsi di trovare un regalo per tutti, magari in un centro commerciale super affollato che propone la stessa playlist di 5 canzoni natalizie a ripetizione per settimane.

I Grinch sono tutte quelle persone che non sopportano tutto questo affannarsi dietro a regali, pranzi, letterine, decorazioni e pacchetti.

Ma se tutte queste persone un po’ Grinch, volessero solo ricordarci la vera essenza del Natale? Forse vogliono solo farci capire che tutto questo non serve ad essere più buoni. Vogliono ricordarci che, tutte queste cose materiali, non dovrebbero essere fondamentali per stare insieme alla famiglia e alle persone con cui abbiamo piacere di passare comunque del tempo. Magari, affinché ci siano meno Grinch, dovremmo essere tutti un po’ più Chi.

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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