La luna piena di aprile sarà un plenilunio particolare. Quella che sorgerà la notte tra lunedì 26 aprile e martedì 27 aprile, sarà infatti la prima superluna delle due che saranno visibili nel 2021. La superluna rosa sarà visibile già dopo il tramonto, ma il momento in cui raggiungerà il suo picco di luminosità sarà alle 03:31 di martedì 27 aprile, ovvero nelle prime ore del mattino della notte tra lunedì e martedì.
Una superluna è più luminosa di una luna piena normale e sarà dunque molto visibile. Ma se volete godere a pieno dell’immensità dello spettacolo di questa luna piena di aprile, sarà meglio recarsi in un luogo con scarsa illuminazione artificiale. Potrete così ammirare lo spettacolo di una gigantesca luna dorata che invade il cielo e illumina la natura.
Come abbiamo detto, questa sarà la prima superluna del 2021. La seconda sarà il prossimo mese, esattamente il 26 maggio. Le superlune sembrano essere più grandi e luminose dei normali pleniluni. In media, infatti sono circa il 7% più grandi e circa il 15% più luminose di una tipica luna piena.
Ovviamente il nostro satellite naturale non cambia le sue dimensioni, ma la sua maggiore vicinanza al nostro Pianeta fa si che ci sembri più grande. Anche se, a meno che non si osservi una normale luna piena e una superluna vicine nel cielo, la differenza è quasi impercettibile.
Inoltre, anche se la luna piena di aprile è conosciuta con il nome di luna rosa, non osserveremo nessun cambiamento nella colorazione del nostro satellite nel cielo notturno. Questo nome infatti, usato nell’Almanacco del Vecchio Contadino, proviene dalla tradizione di tribù di nativi americani del Nord America.
La luna piena di aprile corrispondeva spesso alle prime fioriture primaverili di un certo fiore selvatico originario del Nord America orientale, il Phlox subulata, comunemente chiamato phlox strisciante o phlox di muschio, che veniva anche chiamato “muschio rosa “. Grazie a questa associazione stagionale, questa luna piena, e tutto il mese in cui si verifica, veniva chiamata la luna “rosa”.
In altre culture indigene americane, questo plenilunio assume nomi diversi a seconda delle particolari condizioni nei diversi territori. Ad esempio per gli Algonchini ed i Dakota, il nome del plenilunio di aprile, (Luna che rompe il ghiaccio per gli Algonchini e la Luna dei fiumi che tornano navigabili per i Dakota), fanno riferimento allo scioglimento del ghiaccio e all’inizio della stagione primaverile.
Alcuni nomi invece fanno riferimento al risveglio della natura e al ritorno degli animali, come la Luna del ritorno dell’erba rossa per gli Oglala, la Luna del ritorno delle anatre per i Lakota e la Luna delle rane per i Cree.
Una interessante leggenda degli Anishinaabe, racconta di come la luna piena di questo mese, per loro conosciuta come la Luna dei succhiatori, sia il momento per pescare i pesci ventosa, che ritornano nei ruscelli o nelle secche del lago per deporre le uova. Secondo la leggenda, è proprio durante questo plenilunio che questo pesce torna dal mondo degli spiriti per purificare i corpi d’acqua e le creature che vivono in essi.
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