L’aereo spaziale X-37B è rientrato dopo 780 giorni in orbita

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L’aereo spaziale Air Force X-37B è tornato sulla Terra dopo una missione dalla durata record di 780 giorni. L’aereo senza pilota ha condotto una serie di ricerche ritenute classificate come parte del programma segreto Orbital Test Vehicle (OTVe ha effettuato un atterraggio a sorpresa al Kennedy Space Center in Florida proprio questa domenica mattina. “Il rientro di questo veicolo, capace di far registrare un vero e proprio record di resistenza, è il risultato dell’innovativa collaborazione tra istituzioni e settore industriale“, ha dichiarato il generale David L. Goldfein, capo dello staff dell’aeronautica militare.

 

Si tratta di un aereo unico: è riutilizzabile e funziona senza necessità di equipaggio umano

Il cielo ormai non è più un limite per l’aeronautica e, se il Congresso darà la sua approvazione, nemmeno per la nascita delle nuove Forze spaziali americane“. L’aereo ha battuto il proprio record precedente, fermo a 718 giorni in orbita e si tratta di uno dei due modelli X-37B riutilizzabili, senza pilota e in grado di eseguire più voli a lungo termine da e verso la parte alta dell’atmosfera terrestre. Questo tipo di veicoli spaziali sono celebri per essere in grado di fornire prestazioni e flessibilità in grado di testare le tecnologie in sviluppo.

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Nel complesso, il programma spaziale OTV ha accumulato un totale di circa 2.895 giorni di volo orbitale. “Questo programma continua a superare i propri limiti grazie ad un unico veicolo spaziale riutilizzabile“, ha dichiarato Randy Walden, direttore esecutivo del programma Rapid Capabilities dell’Air Force statunitense. “Con un altro atterraggio riuscito, l’X-37B ha completato il suo volo più lungo di sempre e ha completato con successo tutti gli obiettivi della missione. Questa missione ha infatti visto il completamento di esperimenti atti a creare un percorso per il futuro lancio di piccoli satelliti“.

 

Il lavoro di X-37B sarà fondamentale per la creazione delle “Forze Spaziali Americane”

L’aereo è lungo circa 9 metri e alto 3, con un peso di quasi 5 tonnellate. Il mezzo è poi alimentato da celle solari dotate di batterie agli ioni di litio, in grado di garantire una piena autonomia all’incredibile altitudine di circa 320 chilometri. Poco si sa su cosa stesse trasportando, ma alcune indiscrezione parlano di carico utile che consisteva in un diffusore termico sperimentale, utile a verificare la resistenza dei componenti elettronici del mezzo e dei tubi attraverso cui fluisce il calore. Conosciuto come Advanced Thermal Structurally Embedded Spreader, o ASETS-II, si tratta di un dispositivo sviluppato dall’US Air Force Research Laboratory (AFRL).

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Nel giugno dello scorso anno, il presidente Donald Trump ha annunciato di essere al lavoro al fianco del Pentagono al fine di creare una sorta di “forza militare spaziale“, un ramo indipendente della Difesa volto a perseguire lo scopo di esplorare (e forse militarizzare) lo spazio. Il presidente ha definito questo programma una “questione di sicurezza nazionale“, asserendo di non essere intenzionato a cedere il primato a Paesi come Cina e Russia.

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