Le scie di condensazione, le lunghe strisce bianche che spesso accompagnano gli aerei, rappresentano una delle principali cause dell’inquinamento atmosferico prodotto dall’aviazione. Un recente studio condotto dall’Università di Albany, pubblicato su Environmental Science & Technology, ha analizzato le particelle che compongono queste scie, rivelando che contribuiscono a oltre la metà dell’impatto climatico totale generato dagli aerei.
Durante il volo, gli scarichi caldi emessi dai motori si mescolano con l’aria fredda delle altitudini elevate, dando origine a queste formazioni di ghiaccio. L’effetto di tali “nuvole” non è temporaneo, poiché le particelle prodotte intrappolano il calore e contribuiscono significativamente al riscaldamento globale.
Il team di ricerca, guidato da Fangqun Yu, ha studiato il ruolo delle particelle non volatili (come la fuliggine) e delle particelle volatili, che si formano nel processo di combustione del carburante nei motori degli aerei. La fuliggine, in particolare, domina la formazione delle particelle di ghiaccio, aumentando il riscaldamento atmosferico anziché dissiparsi. Mentre l’industria aeronautica si orienta verso carburanti sostenibili e tecnologie avanzate per ridurre le emissioni, le particelle volatili cominciano a rivestire un ruolo importante.
La novità principale di questo studio risiede nel potenziale delle particelle volatili, che potrebbero contribuire a formare ghiaccio anche in condizioni di emissioni medie di fuliggine. Questo significa che la portata e la durata delle scie di condensazione potrebbero aumentare, rendendo l’inquinamento prodotto ancora più persistente.
Per contrastare questo fenomeno, i ricercatori suggeriscono di adottare carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF), creati da fonti rinnovabili, che riducono significativamente la fuliggine. Tuttavia, perché questi carburanti possano avere un impatto ambientale positivo su larga scala, è necessaria un’adozione globale e su vasta scala, che comporterebbe importanti investimenti e un impegno condiviso tra le compagnie aeree e i governi.
Con circa il 2,5% delle emissioni globali di CO₂ generate dagli aerei, la riduzione delle scie di condensazione rappresenta una sfida fondamentale per la sostenibilità dell’industria aeronautica, spingendo la ricerca verso soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale del trasporto aereo.