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LG G6, il nuovo top di gamma è arrivato: dimensioni contenute e Display Full Vision 18:9 confermato

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Dopo aver a lungo peregrinato tra i rumor e le indiscrezioni piovute in merito al nuovo top di gamma G6, LG Electronics ha finalmente ufficializzato il suo prodotto chiudendo una volta per tutte le dicerie ed il capitolo modularità che ci ha accompagnato con il suo diretto predecessore. Del G5 il nuovo top gamma riprende alcuni aspetti caratteristici adattandoli ora ad un form factory e ad un hardware completamente rinnovato.

Come per LG G5, anche in questo caso, ci si trova di fronte alle implementazioni del modulo duale per la fotocamera posteriore. Rispetto alla precedente generazione, inoltre, viene introdotto il nuovo standard di Certificazione IP68 tipico di soluzioni concorrenti come gli S7 ed i futuri S8.

Si parla in questo caso di un’operatività garantita anche in condizioni di polvere e di immersione in acqua per profondità massime di 1,5 metri entro 30 minuti. Come atteso non troviamo gli Snapdragon 835 con processo produttivo a 10nm ma i comunque validi Snapdragon 821, gli stessi visti con l’ultima revisione del OnePlus 3T che ha registrato performance straordinarie.

Di fatto le specifiche hanno molto da condividere con un altro ritrovato della serie LG smartphone, ovvero sia l’acclamato V20 che, nonostante un successo non concretizzatosi sulla base delle aspettative della società, ha manifestato straordinarie doti di potenza. In quanto a preferenze il G6 potrebbe di fatto ribaltare la situazione e rappresentare un ulteriore passo in avanti sul fronte della commercializzazione. LG G6

Le principali novità si devono a quanto emerso già dai rumor dei mesi scorsi in merito alla presenza di un display Full Vision con aspect-ratio da 18:9 e risoluzione QHD+ @2880x1440p e supporto Dolby Vision per la gestione dinamica dei contenuti HDR delle scene video. Pieno supporto anche ad HDR10.

Sempre sul fronte del display è da notare il nuovo fattore di forma ora più pronunciato verso l’asse verticale e specificatamente progettato per un utilizzo multitasking in combinazione allo split-screen mode dei nuovi sistemi Android 7.0 Nougat ed ai tasks di navigazione (anche i questo caso abbiamo due finestre a piena risoluzione 1440p) e visualizzazione video in modalità landscape.

La presenza di un display così generoso ed ora rimodulato nelle forme garantisce quindi una panoramica di visualizzazione completa sui contenuti a schermo. Tramite l’app fotocamera, ad esempio, sarà possibile avere i filtri sempre a portata di tap nonostante sia in primo piano una finestra fullscreen sul primario.

Il display ha un rapporto screen-to-body dell’80% e consente di godere dell’assenza di bordi pronunciati su tutti i lati. Gli angoli sono arrotondati ed offrono un’ottima ergonomia sposando le linee sinuose di un device davvero al top della gamma anche lato design.

Altra importante novità, così come anticipato, concerne il comparto multimedia delle fotocamere in soluzione duale. In questo caso abbiamo un sensore standard affiancato ad un obiettivo grandangolare entrambi a filo scocca. Si tratta di due sensori da 13 Megapixel che abbandonano l’approccio precedente voluto con le soluzioni 16/8MP per rifarsi ad un’idea uniforme sul piano della qualità offerta in uscita. L’ottica è davvero ampia ed offre un angolo di ben 125°.LG G6

La stessa cura è stata riposta anche per il modulo frontale che con i suoi 5 Megapixel riesce a scattare sino a 100° catturando perfettamente tutti i soggetti nell’ambito dei selfie senza il bisogno di utilizzare uno stick apposito. Possibile la modalità di scatto 1:1 pensata per Instagram. Si offre inoltre la possibilità di girare filmati con risoluzione fino a 4K UHD, GIF, la modalità cibo e molto altro ancora.

Lato tecnico troviamo un hardware che ricalca quello visto con i top di gamma LG 2016. Il SoC è come detto più volte lo Snapdragon 821 affiancato a moduli di memoria RAM da 4GB ed uno storage standard per la memoria interna nel formato 32GB con tecnologia UFS 2.1 ed eventualmente espandibile tramite apposito slot per microSD Card. Ad ogni modo la software house sudcoreana offre anche l’opzione da 64GB.

Un sensore intelligente per la scansione delle impronte digitali è stato posto sul retro-scocca mentre lungo il margine inferiore troviamo il connettore reversibiel USB Type-C e lo speaker di sistema. la batteria rappresenta un modulo non removibile da 3.300mAh che si dota delle ultime tecnologie per la ricarica rapida made in Qualcomm per la revisione Quick Charge 3.0 (la 4.0 è riservata ai nuovi SoC della serie SD835 che troveremo con S8).

Lato software avremo a che fare con la revisione Nougat 7.0 per Google Android e come già annunciato ci si troverà di fronte al primo smartphone LG con supporto ai sistemi di IA digitale Google Assistant (per ora esclusiva dei soli Pixel Phone).

Al paragrafo precedente si è indicata volutamente la presenza della revisione Android Nougat 7.0 anche se la società si è detta intenzionata a portare Android Nougat 7.1 out-of-the-box sin dalle prime fasi della sua commercializzazione. Un sistema che incontrerà inoltre le migliorie grafico-funzionali portate avanti dalla nuova GUI LG UX 6.0.

La struttura del nuovo prodotto si fonda su un layer unibody di metallo e vetro curvo che segna in tal caso il ritorno all’integrazione on-board del modulo batteria, pur prevedendo di fatto l’introduzione dei sistemi di Certificazione IP68 che lo pongono al pari della concorrenza.

Che cosa ne pensi del profilo del nuovo telefono? Hai visto anche il BlackBerry KEYone in diretta dal MWC 2017? Seguici per ulteriori approfondimenti e per tutte le novità di questo Mobile World Congress 2017 che ci accompagneranno sino al prossimo 2 Marzo 2017. Resta sintonizzato.

LEGGI ANCHE: Blackberry KEYone è ufficiale, arriva il telefono con tastiera fisica: specifiche, disponibilità e prezzo

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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