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Li-Fi, nella luce il futuro delle connessioni wireless

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Il mondo delle connessioni senza fili è pronto ad una nuova rivoluzione che potrebbe mutare, radicalmente, le nostre potenzialità di connettività. E’ attualmente in fase di sperimentazione la nuova connessione Li-Fi (Light Fidelity) che garantirà prestazioni superiori sino a 100 volte rispetto al tradizionale Wi-Fi. Le nuove connessioni Li-Fi non generano campi elettromagnetici, a differenza del Wi-Fi, e sfruttano una luce visibile tra 400 e 800 THz generata da specifiche lampade LED. I dati vengono trasmessi attraverso il codice binario.  L’utilizzo della tecnologia Li-Fi è stato messo in mostra, in diverse occasioni, durante il Mobile World Congress 2016 e potrebbe diventare realtà sul mercato tecnologico nel corso di pochi anni.

I dispositivi che utilizziamo oggi per connetterci al web tramite una rete Wi-Fi per poter sfruttare le potenzialità della tecnologia Li-Fi devono munirsi di specifici dongle da connettere, ad esempio, ad un notebook tramite una porta USB. La luce irradiata da una singola lampada LED copre un’area precisa, generalmente pari a 3/4 metri quadrati in una singola stanza. Allontanandosi dalla fonte luminosa, la resa della connessione Li-Fi diminuisce notevolmente sino ad annullarsi del tutto.li-fi

I vantaggi ed i campi d’applicazione della tecnologia Li-Fi sono notevoli. L’assenza di campi elettromagnetici, ad esempio, favorisce l’utilizzo di questo tipo di connessioni in luoghi dove, ad oggi, non è possibile utilizzare il Wi-Fi. Le reti Li-Fi garantiscono, inoltre, una notevole sicurezza visto che i dati vengono trasmessi, sia in download che in upload, soltanto nel cono luminoso generato dalla fonte di luce. In questo modo, soprattutto in ambito aziendale, sarà possibile garantire la sicurezza della trasmissione di dati sensibili.

LI FI
Un esempio di rete Li-Fi per Ufficio

Lo sviluppo futuro delle tecnologie legate al Li-Fi è ancora tutto da valutare ma le potenzialità di questa nuova modalità di trasmissione delle informazioni sono notevoli. Soprattutto in alcuni settori, e grandi infrastrutture come aereoporti, ospedali, musei, supermercati etc.. dove il fascio di luce sarà utilizzato anche per guidare i non vedenti.

“Questa tecnologia, potenzialmente, può sfruttare anche tutti i dispositivi di illuminazione già esistenti: insegne luminose, fari delle vetture, semafori e l’illuminazione stradale. Quest’ultima, i cosiddetti lampioni, potrebbero infatti trasmettere informazioni a chi dovesse passare in auto o a piedi nelle sue vicinanze. Si pensi alle informazioni sul traffico, ma anche, e su questo stiamo lavorando da tempo, alla stessa localizzazione degli utenti. Non stiamo parlando di chi può comunque vedere dove si trova, ma di chi questa possibilità non ce l’ha. Il Li-Fi può ‘illuminarela strada ai ciechi” – “perché ogni luce a LED può trasmettere le informazioni necessarie ai non vedenti, informandoli precisamente dove si trovano e cosa troveranno davanti a loro. Stiamo lavorando per creare dei ‘percorsi’ guida per portatori di handicap visivo in aeroporti, stazioni, ospedali, uffici, ecc.” “Uno dei maggiori svantaggi del Wi-Fi è quello di generare campi elettromagnetici che, in determinati ambienti, limita fortemente o esclude del tutto il suo utilizzo. Un esempio: gli ambienti ospedalieri e gli aerei, dove interferirebbe con le strumentazioni delicatissime presenti, oppure in ambienti dove vengono utilizzate sostanze esplosive o infiammabili. Il Li-Fi” “supera questi limiti, basterà una luce LED per trasmettere i dati al chirurgo in sala operatoria, per esempio”. Non solo: “La luce non deve essere per forza di cose visibile, perché trasmette dati benissimo anche ad altre frequenze, quindi anche se utilizziamo la luce ultravioletta o infrarossa non cambia nulla. Quindi si può creare una comunicazione Li-Fi anche in ambienti scuri o bui, come i Musei” “Qui entra in gioco, però, anche l’altra caratteristica del Li-Fi, ovvero la localizzazione superprecisa: “Un vantaggio in questo caso è dato dalla grande disponibilità di possibili “hot-spot”: praticamente ogni lampadina a LED in casa, ufficio o all’aperto si può trasformare in punti di connettività”.

Il Li-Fi potrebbe ben presto prendere il posto della tecnologia Wi-Fi che, oltre a tanti vantaggi, comporta anche diversi problemi. Continuate a seguirci per ricevere tutti gli aggiornamenti sul futuro del Li-Fi.
Fonte: DigitalTrends

Davide Raia
Davide Raia
Web editor e blogger da più di dieci anni, sono appassionato di sport, motori e tecnologia.

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