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Long Covid: i sintomi potrebbero dipendere dal tipo di variante

Un nuovo studio ha suggerito che i sintomi Long Covid possono dipendere dal tipo di variante del virus da cui si è stati infettati. Quindi le persone potrebbero riportare sintomi diversi a seconda della variante presa. Le stime suggeriscono che circa la metà dei sopravvissuti al Covid-19 ha sperimentato una nuova condizione con un prolungamento dei sintomi, ossia il Long Covid.

Questa condizione può colpire chiunque dai giovani ai più anziani, con qualsiasi condizione di salute. È stato osservato in persone ricoverate in ospedale con Covid-19 e in quelle con sintomi lievi. I ricercatori nello studio hanno osservato oltre 425 pazienti quando la variante Alpha era la variante dominante. I pazienti erano stati ricoverati in ospedale al momento dell’infezione e dimessi dalle 4 alle 12 settimane.

 

Long Covid, i sintomi si differenziano a seconda delle varianti Covid-19

I ricercatori hanno proposto un questionario sui sintomi che i pazienti presentavano. Dai risultati è stato scoperto che oltre il 76% dei pazienti hanno riportato almeno un sintomo comune. I sintomi più comuni sono la dispnea, affaticamento cronico, problemi nel dormire e nebbia cerebrale. Le persone con forme più gravi, che richiedevano farmaci immunosoppressori, avevano sei volte più probabilità di riportare lunghi sintomi del Covid, mentre coloro che ricevevano un supporto di ossigeno ad alto flusso avevano il 40% in più di probabilità di avere problemi in corso.

inoltre sembra che le donne avevano il doppio delle probabilità di presentare sintomi a lungo termine rispetto agli uomini. Lo studio ha fatto un ulteriore scoperta: i pazienti con diabete di tipo 2 sembrano avere un minor rischio di sviluppare questi sintomi, ovviamente sono necessari ulteriori studi per comprendere al meglio questo nuovo collegamento. I ricercatori hanno eseguito una valutazione più dettagliata confrontando i sintomi riportati dai pazienti infetti tra marzo e dicembre 2020 a inizio pandemia con quelli segnalati dai pazienti infetti tra gennaio e aprile 2021, quando Alpha era la variante dominante e scoperto un cambiamento sostanziale nel modello dei problemi neurologici e cognitivi/emotivi.

 

Almeno un sintomo comune

Quando la variante Alpha era il ceppo dominante, la prevalenza di mialgia, insonnia, nebbia cerebrale e ansia/depressione aumentava significativamente, mentre anosmia, disgeusia e i problemi di udito erano meno comuni. Molti dei sintomi riportati in questo studio sono stati misurati, ma questa è la prima volta che sono stati collegati a diverse varianti di Covid-19. La lunga durata e l’ampia gamma di sintomi ci ricordano che il problema non sta scomparendo e che dobbiamo fare di più per supportare e proteggere questi pazienti a lungo termine.

La ricerca futura dovrebbe concentrarsi sui potenziali impatti delle varianti preoccupanti e sullo stato della vaccinazione sui sintomi in corso. Essendo uno studio osservazionale non può dimostrare causa ed effetto e i ricercatori non hanno potuto confermare quale variante del Covid-19 ha causato il Long Covid in diversi pazienti.

Foto di Engin Akyurt da Pixabay

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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