Non è una novità che la NASA e il governo degli Stati Uniti, soprattutto quest’ultimo, vogliano tornare sulla Luna. Non con qualche lander o rover, vogliono riportare l’uomo, o ancora meglio una donna, sul nostro satellite naturale. La missione in questione si chiamerà Artemis e in realtà sta già per iniziare.
La NASA sta affidando un primo pezzo di missione a Rocket Lab, una società privata che si occupa di offrire un servizio di lancio in orbita per carichi relativamente leggeri. Qual è questo carico leggero, ma così importante per la missione? Un Cubesat. Cos’è? Un piccolo satellite a forma di cubo di solito grande 10 cm per lato e con un peso di poco più di 1 chilo.
Il suo nome è CAPSTONE, un acronimo che sta per Cislunar Autonomous Positioning System Technology Operations and Navigation Experiment. Quest’ultimo dovrebbe entrare nell’orbita della Luna all’inizio del prossimo anno.
La NASA, la Luna e il piccolo cubo
Il primo obiettivo di CAPSTONE sarà di affiancare il volo orbitale del Lunar Reconnaissance Orbiter. Dopo di che, dovrà aiutare il veicolo spaziale Gateway della missione Artemis ad avvicinarsi alla Luna in sicurezza e nel modo più efficiente possibile.
Il lancio da parte di Rocket Lab avverrà più tardi quest’anno. Si tratta dell’ennesima compagnia privata su cui la NASA fa affidamento, un ottimo modo per risparmiare soldi che possono essere usati per altri programmi. Il costo del lancio dovrebbe essere di poco meno di 10 milioni di dollari. A sviluppare un razzo nuovo, l’agenzia statunitense avrebbe spesso infinitamente di più.