Un manoscritto del XVII secolo ha contribuito a rivelare l’ubicazione di un tesoro per i Cavalieri dell’Ordine dei Templari. Lo storico Giovanni Tomassini ha scoperto che il tesoro si trova nel piccolo villaggio ora noto come Ferentillo, nelle valli umbre in Italia.
Oltre alla sua lunga storia, l’intero territorio ha un’aura enigmatica. Ferentillo è famosa per essere la sede dei Catari e degli Anglicani e un partner secolare della Chiesa cattolica a Roma.
Il catarismo fu un movimento cristiano di estrema ascesi nell’Europa occidentale tra gli anni 1100 e 1200, strettamente legato ai bogomili della Tracia. Il movimento era così forte nell’Europa meridionale e occidentale che la chiesa cattolica romana arrivò a considerarlo una seria minaccia per la religione ortodossa.
Giovanni Tomassini, autore del libro “Gli ultimi guardiani del tesoro dei Templari” riferisce, secondo una leggenda nota in Francia e in Inghilterra ma assolutamente sconosciuta in Italia, che il “Tesoro dei Templari” sarebbe passato in un luogo segreto vicino a Spoleto, non lontano da Ferentillo.
“Nell’anno 1318 più di 3.000 cavalieri si incontrarono a Spoleto per decidere il futuro del loro Ordine. Si opponevano due fazioni: quelle che volevano vendicare i Templari e quelle che volevano proteggere i segreti della Cavalleria. La seconda fazione ha finito per decidere il futuro dell’Ordine”, racconta Tomassini nel suo libro.
Sebbene non ci siano registrazioni di questo incontro a Spoleto, lo storico ritiene di aver individuato il luogo in cui i cavalieri si saranno incontrati.
I Templari erano un ordine cavalleresco militare, essendo stato fondato all’indomani della prima crociata del 1096, con lo scopo originario di proteggere i cristiani che tornavano per fare il pellegrinaggio a Gerusalemme dopo la loro conquista. L’improvvisa scomparsa della maggior parte delle infrastrutture europee dell’Ordine ha dato origine a speculazioni e leggende che mantengono vivo il nome dei Templari fino ad oggi.
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