L’argomento marijuana è sicuramente fin troppo controverso nel nostro paese quindi il discorso non sarà incentrato su tale aspetto. Che sia una droga leggera e che i rischi siano praticamente nulli è certo come è certo che il suo in alcune patologie è consigliato rispetto ai trattamenti farmacologici standard. Un nuovo studio ha collegato l’uso quotidiano di tale pianta all’aumento del rischio di contrarre il cancro ai testicoli; si parla di un tempo di utilizzo veramente ampio.
Lo studio ha quantificato tale rischio. Secondo il dottor Jeffrey Chen, direttore della UCLA Cannabis Research Initiative e il suo team, fumare una sigaretta di marijuana ogni giorno per 10 anni aumenta il rischio di contrarre il cancro ai testicoli del 36%. Come detto, un tempo lunghissimo, ma il cui risultato è un rischio sensibilmente più alto.
Lo studio sulla marijuana
La ricerca si è concentrata sul risultato di altre lavori e il risultati hanno visto che mentre per il cancro ai polmoni o alla testa non c’è nessun collegamento, per gli organi riproduttori maschili invece si. C’è un ma in tutto questo però. L’uso tramite sigarette passa comunque per la combustione delle erbe le quali producono comunque, seppur in minima parte, sostanze cancerogene.
I dati che sono stati presti in considerazione sono vecchi anche di 45 anni. Nel tempo le abitudini sono cambiamenti sensibilmente, sia in merito alla marijuana che non. In sempre più paesi è stata legalizzata e non in sé importante la facilità con cui si accede a tale droga leggera, ma piuttosto è più facile fare studi in merito. Sicuramente grazie alla possibilità di intervistare consumatori con più facilità, nel prossimo futuro si avranno altri dati a disposizione.