Il rischio cancro in caso di missioni umane su Marte potrebbe essere doppio rispetto a quanto preventivato in precedenza, questa è la conclusione alla quale arriva un nuovo studio condotto studiando cavie in laboratorio. Il Pianeta Rosso somiglia alla Terra molto più di quanto pensiamo, ma conquistarlo è una sfida molto complicata per il genere umano.
Gli astronauti sono esposti a radiazioni dovute ai raggi cosmici quando viaggiano all’esterno dello schermo protettivo rappresentato dal campo magnetico del nostro pianeta. Questi raggi cosmici – che hanno origine dall’esplosione di stelle e supernova – possono distruggere i legami tra le cellule del corpo umano, causando danni e mutazioni al DNA.
Tumori e non solo: la conquista di Marte si complica
“L’esplorazione di Marte richiederà missioni di 900 o ancora più giorni e comprende oltre un anno nello spazio profondo, dove l’esposizione ai raggi cosmici è enorme” ha affermato Francis Cucinotta dell’Università del Nevada nel suo studio pubblicato su Scientific Report.
La NASA spera di inviare personale umano sul pianeta rosso entro gli anni 2030, proprio in queste ore è atteso l’annuncio di una nuova classe di candidati astronauti e potrebbero essere proprio queste nuove leve ad affrontare la sfida marziana, a patto che l’agenzia riesca a contenere i rischi per la salute. Tra i pericoli dovuti alle radiazioni ci sono tumori, cataratte, problemi circolatori.
Gli ultimi studi ravvisano rischi di tumore raddoppiati rispetto ai calcoli svolti in precedenza. La NASA ha dichiarato che i suoi ricercatori sono al lavoro per cercare di quantificare i rischi di un viaggio spaziale a lungo raggio. Gli studi più recenti, condotti sui topi, evidenziano un aumento della presenza di tumori dopo un anno di esposizione compresa tra l’8 e il 9%.
“L’esposizione a raggi cosmici può devastare il nucleo della cellula e causare mutazioni che possono generare tumori – prosegue Cucinotta – abbiamo imparato che le cellule danneggiate inviano segnali a quelle che le circondano. Questi segnali causano mutazione nelle cellule circostanti sane, dando origine a ulteriori tumori”.
Fonte: seeker.com