Sotto la guida dell’Armagh Observatory and Planetarium (AOP), un team di scienziati planetari ha scoperto un asteroide, nell’orbita di Marte, con una composizione molto simile a quella della Luna. L’asteroide potrebbe essere un antico frammento di detriti espulsi dai giganteschi impatti che formarono la Luna e gli altri pianeti rocciosi del nostro Sistema Solare come Marte e la Terra.
Il team, formato da ricercatori provenienti da Italia, Bulgaria e Stati Uniti ha condotto uno studio sugli asteroidi troiani di Marte per cercare di acquisire nuove informazioni sulla storia primordiale dei mondi interni del nostro Sistema Solare.
I troiani sono una classe di asteroidi che seguono i pianeti nelle loro orbite nei loro punti di Lagrange, ovvero quei punti nello spazio in cui due corpi dotati di grande massa, tramite l’interazione della rispettiva forza gravitazionale, consentono ad un terzo corpo dotato di massa molto inferiore di mantenere una posizione stabile relativamente ad essi.
Questo comporta che un piccolo oggetto come un satellite o un asteroide, il quale condivide la stessa orbita di un pianeta e posizionato in un punto di Lagrange, manterrà costanti le distanze fra i corpi celesti maggiori (la stella e il pianeta con cui condivide l’orbita).
Proprio in questi punti potrebbero trovarsi gli asteroidi troiani, corpi celesti di grande interesse per gli scienziati in quanto rappresentano il materiale residuo della formazione e dell’evoluzione iniziale del Sistema Solare. Fino ad ora ne abbiamo individuate diverse migliaia lungo l’orbita di Giove. Ma fino ad ora ne sono stati identificati solo una manciata per Marte.
E ancora meno sono quelli che abbiamo individuato per la Terra, il cui numero sino ad ora è… zero! Individuare asteroidi troiani per il nostro Pianeta è estremamente difficile poiché questi si troverebbero sempre vicino al Sole, dove è quasi impossibile puntare un telescopio.
I ricercatori in questo studio hanno preso in esame la composizione dei troiani di Marte, spettrografo montato sul Very Large Telescope (VLT) dell’European Southern Observatory (ESO), determinandone lo spettro di riflettanza, ovvero come la superficie dell’asteroide riflette la luce solare di diversi colori.
Grazie al confronto con gli spettri di altri oggetti del Sistema Solare, i ricercatori hanno cercato di determinare la composizione dei troiani di Marte e stabilire se fossero costituiti da materiale simile ai pianeti rocciosi come la Terra, o se sono solo pezzi di carbonio e materia ricca di acqua tipica del Sistema Solare esterno.
In particolare i ricercatori hanno esaminato l’asteroide (101429) 1998 VF31. Analizzando il suo spettro i ricercatori hanno individuato una composizione simile a una classe comune di meteoriti chiamata condriti ordinarie. Combinando queste misurazioni con i dati ottenuti in precedenza presso l’Infrared Telescope Facility della NASA alle Hawaii, il team ha quindi cercato di classificare 101429.
Ma i nessuna corrispondenza è stata trovata per 101429, con nessun tipo particolare di meteorite o asteroide. I ricercatori allora hanno ampliato il loro raggio di ricerca agli altri corpi celesti del Sistema Solare interno. Con sorpresa la migliore corrispondenza spettrale si è rivelata essere con qualcosa del tutto inaspettato: la Luna.
Una possibilità è che 101429 sia solo un comune asteroide, reso simile alla luna da eoni di esposizione alla radiazione solare, in un processo chiamato space weathering. Oppure questo asteroide troiano potrebbe effettivamente provenire dalla luna.
Come spiega il dottor Apostolos Christou, astronomo dell’AOP e autore principale dell’articolo, questo frammento potrebbe essere stato scagliato dalla Luna sino a Marte, nelle collisioni gargantuesche che modellarono il Sistema Solare nei suoi primordi.
Una terza ipotesi, e forse la più probabile, è che il troiano sia un frammento dello stesso Marte. In effetti, la stessa origine dal Pianeta Rosso, è stata proposta alcuni anni fa per un gruppo di troiani di Marte noti collettivamente come la famiglia Eureka. Anche questi asteroidi hanno una composizione insolita ma, mentre 101429 è ricco di pirosseni, i membri del gruppo Eureka sono principalmente costituiti da olivina.
Ph. Credit: Osservatorio di Armagh
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