Medicina: sclerosi multipla e virus Epistein-Barr potrebbero avere un legame

Date:

Share post:

Un nuovo studio dell’Università di Harvard hanno scoperto un potenziale legame tra il virus di Epistein-Barr, che è veicolato in almeno 95% degli adulti, con la sclerosi multipla. Per anni si è pensato che questo virus sia una possibile causa della sclerosi multipla, una malattia cronica che colpisce il sistema nervoso centrale. Tuttavia il nuovo studio potrebbe essere il primo a portare prove complete e convincenti su questa casualità.

Lo studio ha suggerito che contrarre il virus EBV potrebbe aumentare di ben 32 volte il rischio di sviluppare questa condizione fisica e sebbene i risultati siano una speranza non hanno fornito un collegamento definitivo. Inoltre fattori come la predisposizione genetica e l’obesità potrebbero essere collegati alla sclerosi multipla.

 

La sclerosi multipla è strettamente collegata al virus Epistein-Barr

Il nuovo studio suggerisce che molti casi sono prevenuti fermando il virus di EBV e ha dimostrato che prendere di mira il virus potrebbe portare ad una possibile cura della sclerosi multipla. C’è da precisare che il rischio di sviluppare questa condizione per persone che non hanno l’EBV è praticamente nulla. Quest’ultime si ammalano da bambini di EBV e sebbene i sintomi siano lievi, il virus rimane dormiente nel nostro corpo per tutta la vita.

I sintomi della SM possono variare da intorpidimento, dolore e compromissione debilitante della funzione motoria. Non esiste una cura, anche se non tutti richiedono una terapia e ci sono trattamenti come gli steroidi che possono gestire i sintomi. I dati forniscono uno sguardo raro e chiaro sulla SM che si sviluppa in associazione con EBV, un punto di vista che normalmente è difficile da raggiungere a causa del numero relativamente piccolo di pazienti con SM.

Questi risultati potrebbero essere il punto di svolta che porta le aziende farmaceutiche a investire nei vaccini EBV. I sintomi relativamente lievi di EBV significavano che c’era stato poco interesse a prevenirlo e che non esiste un vaccino per il virus.

Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

Related articles

Recensione DJI Avata 2 – il drone FPV di nuova generazione

DJI, dopo il successo riscontrato ed ottenuto con DJI Avata, ha deciso di aggiornare la propria versione del...

Cellule Artificiali con Citoscheletri Funzionali: Svolta nella Biotecnologia e nella Medicina

Gli scienziati dell'Università della Carolina del Nord hanno realizzato un sorprendente progresso nel campo delle cellule sintetiche, creando...

Serie tv: legame tra il binge watching e la depressione

Nell'era dello streaming on-demand, sempre più persone si trovano immersi nelle trame avvincenti delle serie TV, trascorrendo ore...

L’erba alta nei parchi e nei giardini: un rifugio prezioso per la biodiversità

Nei parchi e nei giardini urbani, spesso tendiamo a privilegiare un aspetto ordinato e ben curato, e questo...