Microsoft si prepara a licenziare migliaia di lavoratori questa settimana: è quello che emerge da un report di TechCrunch sullo stato dell’azienda. Nella riorganizzazione in atto a livello globale verso i servizi Cloud e mobile, sono migliaia i licenziamenti di figure professionali non più ritenute “fondamentali” dalla compagnia.
Una scelta derivata dalla fusione dei servizi enterprise e small/medium business. Il diktat di Nadella è chiaro: “Cloud and Mobile first“, precedenza ai servizi Cloud e mobili. A farne le spese però sono i lavoratori della compagnia, con migliaia a pagarne le conseguenze dall’inizio dell’anno. E altri licenziamenti seguiranno questa settimana.
Entro Luglio si chiude l’anno fiscale dell’azienda, quindi questo è il periodo dell’anno giusto in cui annunciare una nuova ondata di licenziamenti. Lo scorso anno Microsoft ha lasciato a casa 2.850 figure professionali, di cui 900 solo del reparto vendite, mentre altri 1.850 del comparto sviluppo smartphone sono stati costretti ad abbandonare l’azienda.
Nel 2015 la casa di Redmond ha lasciato a casa 7.800 persone dopo l’acquisto di Nokia per 7,6 miliardi di dollari. Migliaia di licenziamenti che hanno fatto felice il consiglio d’amministrazione, molto meno i dipendenti che si sono ritrovati da un giorno all’altro senza lavoro.
L’annuncio di Microsoft potrebbe essere anche legato alle ultime vicende che l’hanno vista protagonista dopo lo sconquasso causato dal ransomware NotPetya e WannaCry. Il governo indiano ha richiesto un forte sconto sull’acquisto di copie di Windows 10 per ripagare parte dei danni causati alle infrastrutture pubbliche, con i PC che utilizzano versioni di Windows non aggiornate. Se l’incentivo richiesto dal governo indiano, le perdite per l’azienda ammonterebbero a miliardi di dollari.
La motivazione principale resta comunque il cambio di focus da un’azienda di servizi, software e hardware ad un’azienda incentrata unicamente sul Cloud. A competere con Microsoft ci sono Amazon, Facebook e Google, solo per citare alcuni dei grandi protagonisti nella sfida ai servizi cloud per aziende e professionisti.
Fonte: TechCrunch