Alcuni ricercatori in Inghilterra sono riusciti nell’incredibile compito di dare origine ad un cervello in laboratorio. Ovviamente si tratta di un qualcosa molto meno complesso di quello umano, ma anche di altri animali anche di piccole dimensioni. Si tratta di un grumo di circa due milioni di neuroni che risulta simile ad un cervello fetale umano di circa 12 settimane; il nome scientifico di tale stadio è organoide cerebrale e risulta sostanzialmente incapace di provare sensazioni.
Il passo successivo che ha caratterizzato questa creazione risulta alquanto particolare. L’ammasso è stato posto vicino ad un pezzo di midollo spinale di un topo e ad un tessuto muscolare dello stesso. I ricercatori hanno osservato come la loro creazione si connetteva in modo spontaneo al midollo spinale e come mandava segnali per comandare i muscoli.
Ecco una dichiarazione degli autori dello studio: “Dopo 2-3 settimane in co-coltura, si potevano vedere dense traccianti di assone dall’organoide che innervavano il midollo spinale del topo e le sinapsi erano visibili tra gli assoni proiettanti umani dei neuroni del midollo spinale del topo. L’imaging dal vivo del tessuto muscolare del topo ha rivelato contrazioni muscolari concertate sporadiche con periodicità irregolare.”
Questa non è la prima creazione nel suo genere, ma è la prima sviluppata riuscendo a superare un limite specifico. Di solito quando questi organoidi andavano oltre una certa dimensione si andava incontro ad una mancanza di nutrimento. Con l’aggiunta di una membrana porosa l’ammasso ha ricevuto la capacità di assorbire i nutrimenti sottostati e nello stesso tempo anche “respirare” in un periodo di un anno.
Questo generi di studi sono ancora a degli stati abbastanza primordiali, ma con un avanzamento delle tecniche un giorno potranno servire per comprendere e successivamente combattere lo sviluppo e le malattie al cervello.
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