Scoperto un misterioso corridoio nella Grande Piramide di Giza

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Nella Grande Piramide che domina la valle di Giza, i ricercatori hanno appena scoperto un lungo corridoio segreto che “potrebbe proteggere l’effettiva camera funeraria” del faraone Cheope (o Khufu). L’annuncio della scoperta è stato fatto lo scorso giovedì dalle autorità egiziane.

 

Un misterioso corridoio di 9 metri nella Grande Piramide di Giza

Ciò che è stato trovato dai ricercatori, nell’ambito di un progetto di ricerca internazionale iniziato sette anni fa, è un passaggio nascosto all’interno della Grande Piramide. Il passaggio è lungo 9 metri e largo più di 2, secondo quanto riportato dal ministero delle Antichità. Secondo i funzionari egiziani, questo ritrovamento potrebbe condurre ad altre importanti scoperte.

Ph. Credit: Progetto ScanPyramids – Dr. Zahi Hawass via Facebook

Secondo quanto annunciato dal ministro del turismo e delle antichità egiziano Ahmed Issa durante la conferenza tenutasi ai piedi dell’impressionante monumento, questo “corridoio a capanna” con un soffitto triangolare “è stato trovato sulla parete settentrionale della Grande Piramide del faraone Cheope”.

 

Il progetto ScanPyramids

La scoperta è stata possibile grazie al progetto ScanPyramids, iniziato nel 2015. Uno sforzo internazionale nato dalla collaborazione tra un gruppo di esperti egiziani. e le principali università di Francia, Germania, Canada e Giappone. Il progetto prevede l’utilizzo di tecnologie non invasive tra cui la termografia a infrarossi, le simulazioni 3D e l’imaging dei raggi cosmici, per indagare a fondo l’interno la struttura.

Il misterioso corridoio della Grande Piramide di Cheope è stato infatti individuato attraverso l’imaging radiografico a muoni. Una volta individuata la cavità all’interno della piramide, i ricercatori hanno osservato e fotografato la zona grazie ad un endoscopio di 6 mm di spessore. Questo piccolo gioiello di tecnologia, progettato in Giappone, ha permesso di osservare e fotografare il lungo corridoio rimasto segreto per 4500 anni, attraverso una minuscola apertura tra le pietre della piramide.

La tecnologia utilizzata nel progetto ScanPyramids, a capo del quale vi è il famoso archeologo ed egittologo Zahi Hawass, ex ministro delle Antichità egiziano, è un mix di termografia a infrarossi, imaging radiografico a muoni e ricostruzione 3D. Grazie a queste tecnologie è possibile scansionare l’interno della piramide senza dover scavare.

 

Una strada verso la camera funeraria del faraone Cheope?

La Piramide di Cheope è la più grande di Giza. Fu costruita circa 4.500 anni fa per ospitare le spoglie del faraone Cheope. Con tre camere conosciute e alta originariamente 146 metri, è l’unica struttura sopravvissuta delle sette meraviglie del mondo antico.

Hawass ha affermato durante la conferenza stampa che secondo lui “c’è una grande possibilità che il tunnel stia proteggendo qualcosa. Secondo me, sta proteggendo l’attuale camera funeraria del re Khufu“.

Di certo la scoperta di questo corridoio nella Grande Piramide, potrebbe contribuire alla conoscenza della sua costruzione e dello scopo della struttura calcarea a due spioventi che si trova di fronte al corridoio, all’esterno della piramide.

Altre ipotesi su questo corridoio è che sia semplicemente una struttura incompiuta che serviva per ridistribuire il peso della piramide attorno all’ingresso principale o attorno a un’altra camera o spazio ancora da scoprire, come spiega Mostafa Waziri, capo del Consiglio Supremo delle Antichità dell’Egitto.

Waziri ha anche affermato, sempre durante la conferenza stampa tenutasi ai piedi della Piramide, che si continuerà con la scansione dell’interno della piramide, per capire cosa possiamo scoprire sotto o alla fine di questo corridoio“.

Foto di Pete Linforth da Pixabay

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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