Nylon, gomma, silicone, teflon, PVC – questi sono tutti esempi di polimeri prodotti dall’uomo – lunghe catene di unità molecolari ripetute chiamate monomeri. Mentre i polimeri esistono anche in natura (si pensi alla lana, alla seta o persino ai capelli), l’invenzione dei polimeri sintetici, il più famoso dei quali è la plastica, ha rivoluzionato il settore. Leggeri, elastici, flessibili, ma allo stesso tempo forti e resistenti, i polimeri sintetici sono uno dei materiali più versatili del pianeta, utilizzati ovunque, dall’abbigliamento all’edilizia, all’imballaggio e alla produzione di energia.
Dall’inizio di questa nuova era nell’ingegneria dei materiali, la comprensione dell’influenza delle forze esterne sulla forza e la stabilità dei polimeri è stata fondamentale per valutarne le prestazioni. Ora i ricercatori del Tokyo Institute of Technology hanno trovato un modo per valutare la resistenza e le prestazioni dei materiali polimerici attraverso una molecola fluorescente denominata diarilacetonitrile (H-DAAN).
Sperimentando la molecola sul polistirene gli scienziati hanno scoperto che il materiale se sottoposto a sollecitazioni meccaniche va ad innescare una fluorescenza gialla nella molecola. Più forza i ricercatori esercitavano e più la luce diventava intensa. Questo processo potrebbe aiutare e semplificare la misurazione del cambiamento del materiale e dunque valutarne al meglio prestazioni e resistenza.
Le implicazioni di questa scoperta sono di ampia portata: gli scienziati saranno in grado di quantificare visivamente come i materiali rispondono a diversi stimoli esterni, potranno testare come i polimeri siano adatti ai vari usi, a seconda dello stress meccanico che dovranno subire. Questo metodo potrebbe rivelarsi uno strumento inestimabile per scienziati e ingegneri consentendo loro di valutare meglio i polimeri con cui lavorano e alla fine di sintetizzarne di migliori. Questa ricerca fa luce sulle risposte dei polimeri allo stress meccanico e illumina la via da seguire nella ricerca dei meccanoradicali dei polimeri.
Alessandria d’Egitto, una delle città più emblematiche dell’antichità, rischia di scomparire sotto le acque del Mediterraneo. Fondata nel 331 a.C.…
La Dieta NiMe, acronimo di "Non-Industrialized Microbiome Restore", è un regime alimentare ispirato alle abitudini tradizionali delle comunità rurali della…
Nelle Azzorre si sta compiendo un’impresa senza precedenti: il più grande progetto di restauro ecologico mai realizzato nell'arcipelago sta riportando…
Se alcune tipologie di cancro sono in diminuzione un po' in tutto il mondo per la riduzione di sostanze nocive,…
L'uso ricreativo del protossido di azoto sta portando in ospedale un numero crescente di giovani con gravi danni neurologici. Questo…
Dopo aver aggiunto una marea di novità che rendono WhatsApp sempre più funzionale, Meta è pronta a fare un altro…