Scelta davvero discutibile quella che è stata ufficializzata oggi da Samsung, che a quanto pare non accetterà il reso del Gear VR per tutti coloro che hanno acquistato il prodotto con il bundle associato al Samsung Galaxy Note 7. Una vera e propria doccia fredda per le poche migliaia di utenti che si ritrovano con lo smartphone rimborsato (dopo il suo ritiro dal mercato) ma che a conti fatti non potranno utilizzare il prodotto associato.
Il motivo? A detta di Samsung il suo Gear VR da un lato è perfettamente funzionante e non presenta alcun rischio di sicurezza per il pubblico, dall’altro risulta perfettamente compatibile con altri device che sono stati commercializzati dall’azienda in questi anni.
Chiaro, anche se implicito, il riferimento al Samsung Galaxy S6 ed al Samsung Galaxy S7, considerando che Gear VR non potrà essere associato a modelli precedenti a questi.
La questione sta facendo discutere non poco in queste ore, visto che chi si ritrova in possesso di un Gear VR dopo la beffa del ritiro del Samsung Galaxy Note 7 dal mercato si ritrova costretto ad acquistare un altro smartphone che in precedenza evidentemente era stato scartato.
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Anche questa iniziativa rientra in un contesto ad ampio respiro, che vede l’azienda impegnata a non perdere quote di mercato dopo l’incredibile autogol del Samsung Galaxy Note 7, magari incentivando in questo modo l’acquisto degli stessi Samsung Galaxy S6 e Samsung Galaxy S7.
Certo, il rischio è che tali utenti possano ricorrere al mercato dell’usato per recuperare il più possibile del denaro speso, dopo essersi portati a casa un Gear VR che molto probabilmente gli risulterà praticamente inutile. Insomma, l’azzardo c’è e a questo punto sarà fondamentale comprendere il tipo di risposta da parte del pubblico. Condividi o dì la tua nei commenti.