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Anche su MySpace e Tumblr violati milioni di profili

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Allarme privacy anche sui siti MySpace e Tumblr. Di recente, ha fatto scalpore la notizia che sul social network dei professionisti, LinkedIn, siano stati violati 164 milioni di profili da un hacker russo, per poi essere rivenduti al mercato nero dei profili internet. Correva l’anno 2013 e purtroppo in quell’anno horribilis per la privacy online, sono avvenute altre pesanti violazioni. Infatti, ad essere hackerati sono stati anche i milioni di profili di utenti di MySpace e Tumbrlr. Cerchiamo di capirne di più.

Leggi anche: Microsoft non permetterà di scegliere password troppo semplici

Su MySpace hackerati 360 milioni di profili

A riportare la notizia è Motherboard. Per quanto concerne Myspace, social presente da molti anni sul web e dedicato ad appassionati di musica e artisti (soprattutto quelli poco conosciuti in cerca di notorietà), sarebbero state trafugate infatti oltre 400 milioni di password e violati 360milioni di profili. Si tratterebbe così del più grande furto di privacy mai verificatosi prima nel web. Come successo per LinkedIn, anche i profili hackerati di MySpace sono finiti in vendita su siti ‘specializzati’ al mercato nero di account, per una cifra, in fondo modica, di 2800 dollari a ‘pacchetto’. Dunque, per MySpace parliamo di più del doppio di quanto accaduto per LinkedIn.

myspace
Il logo di Myspace

Su Tumblr hackerati 65 milioni di password

Ma non solo MySpace ha seguito la stessa sorte di LinkedIn. Anche per Tumblr, il microblogging di Yahoo, nel 2013 sono stati hackerate oltre 65 milioni di password. Si tratterebbe della stessa mano, sebbene non ci siano le prove. Notizie allarmanti dunque. Ma come bisogna difendersi da tutto ciò? Il consiglio è quello di modificare sovente la propria password e sceglierne quanto più possibili complicate, magari segnandole poi da qualche parte onde dimenticarle col tempo. Meglio sempre codici alfanumerici o ispirati alla propria vita personale. Almeno per renderle anche più ricordabili. Il tutto, augurandosi che tali siti, che raccolgono i dati di centinaia di milioni di utenti, prendano provvedimenti seri per difendere la loro privacy il meglio possibile.

Luca Scialò
Luca Scialòhttps://lucascialo.altervista.org/
Sociologo, blogger e articolista

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