Una nana bruna suggerisce una popolazione nascosta di oggetti cosmici

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Le nane brune non sono ne stelle ne pianeti, e un nuovo studio suggerisce che possano essercene più di quante gli scienziati pensino e ne abbiano mai scoperte. Questo nuovo studio offre una spiegazione su come sia nato un oggetto cosmico, soprannominato l’Incidente, che risulta essere una nana bruna.

Sebbene quest’ultime si formano come le stelle, non hanno massa sufficiente per far partire la fusione nucleare, ossia il processo che fa brillare le stelle. Fino a questo momento gli scienziati hanno una buona conoscenza delle caratteristiche generali di queste nane brune.

 

Nana bruna, questo oggetto cosmico ci dice di più sulla nostra galassia

“L’Incidente” è sfuggito alle normali ricerche perché non assomiglia a nessuna delle poco più di 2000 nane brune che sono state trovate finora nella nostra galassia. Quando invecchiano queste nane si raffreddano e cambia la loro luminosità a diverse lunghezze d’onda. Questo oggetto cosmico ha confuso gli scienziati poiché era debole in alcune lunghezze d’onda, suggerendo che fosse molto vecchio, e luminosa in altre parti, indicando una temperatura più alta.

Questo oggetto ha superato tutte le aspettative degli astronomi. Secondo quest’ultimi questo oggetto dovrebbe avere da 10 a 13 miliardi di anni, almeno il doppio dell’età media di altre nane brune conosciute. Ciò significa che si sia formato quando la nostra galassia era molto giovane con una composizione chimica diversa. Ciò potrebbe portare alla scoperta di altre nane brune nella nostra galassia.

Dopo aver determinato la distanza dell’oggetto, circa 50 anni luce dalla Terra, il team si è reso conto che si sta muovendo velocemente, circa800.000 km/h. È molto più veloce di tutte le altre nane brune note per essere a questa distanza dalla Terra, il che significa che probabilmente ha sbandato intorno alla galassia per molto tempo, incontrando oggetti enormi che la accelerano con la loro gravità.

 

Cambiare il modo di cercare

Il metano, composto da idrogeno e carbonio, è comune nella maggior parte delle nane brune che hanno una temperatura simile a questa nana. Tuttavia il profilo luminoso di quest’ultima suggerisce che contiene poco metano. Come tutte le molecole, il metano assorbe specifiche lunghezze d’onda della luce, quindi una nana bruna ricca di metano sarebbe debole in quelle lunghezze d’onda. L’incidente è invece brillante in quelle lunghezze d’onda, che potrebbero indicare bassi livelli di metano.

Per trovare nane brune più antiche come questa, se sono là fuori, i ricercatori potrebbero dover cambiare il modo in cui cercano questi oggetti. Questa scoperta ci sta dicendo che c’è più varietà nelle composizioni delle nane brune di quante ne abbiamo viste finora. Probabilmente ce ne sono di più strani là fuori e dobbiamo pensare a come cercarli.

Foto di Rene Tittmann da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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