Il cambiamento climatico ormai è difficile negabile per la maggior parte delle persone. Se ormai anche l’uomo si è accorto degli effetti, molte specie animali e vegetali stanno facendo i conti con questo fenomeno da decenni. Tra gli habitat più sottopressione da tutti questi mutamenti c’è l’Artico e tra gli animali iconici di tale zona del mondo ci sono narvali.
Questi animali riconoscibili per la loro lunga zanna stanno subendo effettivamente gli effetti del cambiamento climatico, ma si stanno adattando come possono. Come detto, si tratta di un adattamento che ormai va avanti da decenni e nello specifico per i narvali è un ritardo sulla migrazione. Stanno ritardando la partenza verso altre acque di circa 10 giorni ogni decennio, in totale 17 giorni rispetto al 1997.
Il ritardo nella migrazione dei Narvali
Le parole di Courtney Shuert, ricercatrice presso l’Università di Windsor: “C’è questa tendenza generale verso il ritardo della migrazione, ma c’è anche molta flessibilità interannuale, il che evidenzia che stanno adottando questo approccio strategico a quando stanno partendo e stanno monitorando queste tendenze climatiche su larga scala. Se sei un narvalo che ha indizi su quando partire, potresti non essere in grado di tenere conto di questi eventi estremi improvvisi e casuali. Non comprendiamo ancora davvero gli effetti a valle di questo cambiamento.”
Come detto, non è chiaro per i narvali se questo cambiamento può portare a un indebolimento della specie. Un’ipotesi è che continuando così, aumenta il rischio che durante la migrazione si ritrovino bloccati nei ghiacci. Uno strato sulla superficie che impedirebbe agli animali di riemergere per prendere aria.