Il programma della NASA per far atterrare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna entro il 2024 è “improbabile”, secondo gli analisti dell’ufficio dell’ispettore generale dell’agenzia. Il rapporto avverte che l’agenzia spaziale “avrà difficoltà” a “raggiungere qualsiasi data vicina a questo ambizioso obiettivo”, sebbene potrebbe potenzialmente farlo con “una leadership forte, coerente e sostenuta da parte del presidente, così come stabile e finanziamento tempestivo”.
Il programma Artemis della NASA , che prende il nome dalla sorella mitologica di Apollo, l’omonimo della prima missione lunare, mirava a portare la prima donna e il prossimo uomo sulla superficie lunare entro il 2024, anche se quella data è ora in discussione. Sebbene il presidente eletto Joe Biden abbia nominato i membri del suo team di transizione della NASA, non ha ancora definito le priorità della sua amministrazione per l’agenzia spaziale o il programma Artemis.
Oltre agli sbarchi degli astronauti, la NASA aveva intenzione di stabilire un avamposto “Lunar Gateway” che orbiterà intorno alla Luna entro la metà degli anni ’20, e poi atterraggi lunari per consegnare il carico in superficie entro la fine degli anni ’20. Il rapporto OIG (Office of Inspector General) ha affermato che a causa delle numerose sfide che la missione Lunar Gateway deve affrontare, “prevediamo ulteriori ritardi di programma e aumenti dei costi, rendendo improbabile che il Gateway sia disponibile per l’atterraggio lunare previsto nel 2024”.
Non è chiaro se queste missioni continueranno o se saranno rinviate. Alcuni rapporti prevedono che, in qualità di presidente, Biden rideterminerebbe la priorità della ricerca dell’agenzia sui cambiamenti climatici, rimborsando le missioni che l’amministrazione Trump ha messo da parte. La sua amministrazione potrebbe quindi posticipare la data di atterraggio lunare fino al 2028, in linea con una proposta di legge del comitato scientifico della Camera degli Stati Uniti che ha approvato i piani per avventurarsi su Marte, ma su un lasso di tempo più lungo.
Il rapporto OIG afferma: “Negli ultimi dieci anni, il nostro lavoro di supervisione ha rilevato che la NASA lotta costantemente per affrontare ciascuna di queste questioni significative e il calendario accelerato della missione Artemis probabilmente aggraverà ulteriormente queste sfide”. L’agenzia ha sempre riconosciuto che la data del 2024 è una “linea temporale ambiziosa”, riferendo che i sistemi di volo spaziale “possono richiedere da sei a otto anni per svilupparsi” quando mancano meno di cinque anni all’ipotetico obiettivo del 2024.
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